Member State report / Art11 / 2020 / D4 / Italy / Mediterranean: Adriatic Sea
Report type | Member State report to Commission |
MSFD Article | Art. 11 Monitoring programmes (and Art. 17 updates) |
Report due | 2020-10-15 |
GES Descriptor | D4 Food webs/D1 Ecosystems |
Member State | Italy |
Region/subregion | Mediterranean: Adriatic Sea |
Reported by | ISPRA - Italian National Institute for Environmental Protection and Research |
Report date | 2020-10-13 |
Report access |
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Monitoring strategy description |
La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 4 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES secondo le indicazioni della nuova Decisione sugli standard metodologici COM 848/2017.
In questo contesto va considerato che il grado di maturazione di questo descrittore appare essere sensibilmente inferiore rispetto ad altri, in quanto le metriche associate ai diversi criteri non sono ad oggi consolidate. La mancanza, in taluni casi, di dati specifici e oggettivi rispetto alla caratterizzazione delle guild trofiche, la necessaria integrazione di dati provenienti anche da fonti diverse, il necessario sviluppo modellistico e analitico rendono lo sviluppo di questo descrittore una sfida per la comunità scientifica. Di converso l’approccio pragmatico proposto dalla Commissione, che prevede l’utilizzo delle guild trofiche come elemento cui associare “surveillance indicators” in grado di evidenziare anomalie significative, permette di indirizzare in modo più deciso l’approccio di monitoraggio per questo descrittore.
Ricordiamo in questo contesto che l’Italia ha inteso selezionare, in prima istanza, le guild trofiche di fitoplancton, mesopredatori ittici demersali e predatori apicali.
Rispetto alla strategia di monitoraggio appare necessario consolidare/completare il lavoro intrapreso nel precedente ciclo, andando ad assicurare la prosecuzione degli approcci sperimentali e, allo stesso modo, a consolidare gli sviluppi analitici e modellistici. Tali approfondimenti saranno svolti in sinergia con attività parallele condotte, ad es., in riferimento alle valutazioni relative agli habitat pelagici (D1), pesca (D3), eutrofizzazione (D5), e contaminazione (D8).
Per quanto concerne gli aspetti di natura sperimentale e di campo, invece, si tratterà di mettere a sistema e integrare le informazioni di natura isotopica finalizzate alla definizione delle guild e del livello trofico delle specie/gruppi che lo compongono, ivi inclusa la definizione analitica del livello isotopico delle componenti (fito e zooplancton) alla base della rete trofica. Tale obiettivo sarà conseguito valutando lo sviluppo di sinergie con attività di raccolta di campioni già in essere, quali ad esempio le attività di campionamento condotte da parte delle ARPA e quelle relative ai dati alieutici – Programma Nazionale Raccolta Dati Alieutici (PNRDA).
Per quanto concerne gli approcci analitici e modellistici è pre
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Coverage of GES criteria |
Adequate monitoring will be in place by 2024 |
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Gaps and plans |
T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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T4.1 - Lo status di componenti trofiche selezionate degli ecosistemi è migliorato o si mantiene entro margini di variazione precauzionale indicando l’assenza di sostanziali modifiche strutturali e funzionali degli ecosistemi marini. La valutazione viene condotta con opportune metriche in riferimento ad almeno le seguenti gilde trofiche: - produttori primari (fitoplancton); - mesopredatori (specie ittiche); - predatori apicali. Adequate monitoring will be in place by 2024
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Definizione, test ed applicazione indicatori ecosistemici |
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Rete trofica – Definizione gruppi funzionali |
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Rete trofica – Definizione gruppi funzionali |
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Programme description |
Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci analitici e modellistici in relazione alla stima degli indicatori, range di variazione e soglie per il Descrittore 4, andando a consolidare quanto sviluppato nel contesto del precedente piano di monitoraggio (2020).
Si prevede in questo ambito lo sviluppo di applicazioni per analisi di dati e modellistiche che permettano di considerare anche scenari di cambiamento climatico e di alterazione della produttività primaria, andando quindi a contribuire alla interpretazione dei dati di monitoraggio non solo per le guild oggetto del Descrittore 4, ma potenzialmente anche per altri elementi.
Le attività saranno quindi focalizzate sui seguenti elementi:
- verifica/revisione della composizione delle guild trofiche (anche sulla base delle risultanze dei programmi MADIT-D04-02, MWEIT-D04-02, MICIT-02) e dei parametri soglia, con finalizzazione della tipologia di approcci di stima ed analisi dati;
- modellizzazione (anche mediante modellistica ecosistemica a bilancio di massa) degli effetti sulle reti trofiche delle principali pressioni in un contesto di scenari di cambiamenti climatici e di produttività ecosistemica, al fine di testare
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Il programma prevede il consolidamento e completamento degli approcci alla stima del Descrittore 4 per reti trofiche e definizioni gruppi funzionali sviluppati nel precedente piano di monitoraggio (2020). In tale monitoraggio gli sforzi di campionamento si sono concentrati su mesopredatori demersali presenti a profondità comprese tra 0 a 200 metri. Nel presente monitoraggio (2021-2026), oltre a possibili integrazioni di dati per la citata guild/range batimetrico, verranno condotte attività di determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici principalmente per specie demersali distribuite a profondità superiori ai 200 metri fino ai circa 800 metri di profondità.
È previsto inoltre uno sviluppo ed approfondimento della stima dei livelli trofici alla base della catena trofica, in particolare tramite il campionamento e analisi dei rapporti isotopici del plancton: produttori e consumatori primari (rispettivamente fito e zoo-plancton), oltre che la caratterizzazione delle principali fonti di sostanza organica, quali particellato, che rappresentano le principali fonti di carbonio per le reti trofiche. Le attività di monitoraggio saranno svolte in collaborazione con il monitoraggio degli habitat pelagici (D1), quello dei contaminanti (D8), l’eutrofizzazione (D5) oltre che con il Descrittore 3 e verranno sviluppate promuovendo una sinergia con le piattaforme di campionamento già in essere quali ad es. le attivitàdelle ARPA e il PNRDA,.
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Monitoring purpose |
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Other policies and conventions |
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Regional cooperation - coordinating body |
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Regional cooperation - countries involved |
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Regional cooperation - implementation level |
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Monitoring details |
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
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Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
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Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
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Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
|
Sviluppo di approcci metodologici e modellistici al fine della definizione delle guild trofiche e della valutazione del GES.
Elemento che viene monitorato:
- gilda ecosistemica / trofica (D4)
Parametri monitorati:
- diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche o metriche derivate
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Parametri monitorati:
Determinazione del livello trofico attraverso rapporti isotopici di Azoto e Carbonio per mesopredatori demersali di acque profonde (> 200 metri), produttori e consumatori primari (rispettivamente fito- e zoo-plancton), particellato (parametro facoltativo)..
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno).
Frequenza di campionamento:
Per quanto concerne fitoplancton, zooplancton, particellato, si prevedono due campionamenti con copertura nazionale (le tre sottoregioni), uno per triennio (anni 2021 e 2024).
La raccolta dei campioni avverrà in sinergia con piattaforme di campionamento già in essere (campionamento delle ARPA, PNRDA, campionamento MSFD offshore).
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Features |
Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Coastal ecosystems
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Oceanic/deep-sea ecosystems
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Shelf ecosystems
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Elements |
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GES criteria |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C1 |
D4C2 |
D4C2 |
D4C2 |
Parameters |
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Parameter Other |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
Composizione delle specie e relativa abbondanza |
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Spatial scope |
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Marine reporting units |
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Temporal scope (start date - end date) |
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2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
Monitoring frequency |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
3-yearly |
Monitoring type |
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Monitoring method |
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Monitoring method other |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Saranno sviluppati approcci per la valutazione della diversità e abbondanza/biomassa delle guild trofiche, anche nel contesto di scenari di cambiamento climatico e di variazioni della produttività ecosistemica, volti al consolidamento della definizione delle guild trofiche e dei limiti di variazione associati. Verranno integrati approcci statistici di analisi di serie storiche, dati spazio-temporali, e modellizzazioni ecosistemiche quali ad es. modelli a bilancio di massa. |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Protocollo di monitoraggio:
Raccolta campioni per la determinazione dei rapporti isotopici con copertura di tutte le sottoregioni su base triennale (mesopredatori, megaepifauna, sedimento; una sottoregione per anno). |
Quality control |
Non pertinente
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Non pertinente
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Non pertinente
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Non pertinente
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Non pertinente
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Non pertinente
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Non pertinente
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Non pertinente
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica della qualità del dato analitico (QA/QC) attraverso l’utilizzo di standard e matrici di riferimento certificati e circuiti di intercalibrazione interlaboratoriali; verifica della presenza di eventuali valori anomali. I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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