Member State report / Art11 / 2020 / D2 / Italy / Mediterranean: Adriatic Sea

Report type Member State report to Commission
MSFD Article Art. 11 Monitoring programmes (and Art. 17 updates)
Report due 2020-10-15
GES Descriptor D2 Non-indigenous species
Member State Italy
Region/subregion Mediterranean: Adriatic Sea
Reported by ISPRA - Italian National Institute for Environmental Protection and Research
Report date 2020-10-13
Report access

Descriptor
D2
D2
D2
Monitoring strategy description
Il Programma di Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene (NIS) è finalizzato alla valutazione del raggiungimento del Buono Stato Ambientale (GES 2.1) e dei traguardi ambientali (T 2.1, T2.2 e T 2.4) stabiliti per il Descrittore 2 dal D.M. 15/2/2019, nonché alla verifica dell’efficacia delle misure. Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati di presenza e di abbondanza di specie non indigene in aree associate ai principali vettori di introduzione, quali traffico marittimo e acquacoltura. I dati di presenza relativi alle specie non indigene di nuova introduzione saranno utilizzati ai fini della valutazione del GES e contribuiranno al raggiungimento dei traguardi ambientali T2.1 e T2.4, mentre i dati di abbondanza consentiranno valutazioni relative alla invasività delle specie di interesse per lo sviluppo di ulteriori indicatori e per il raggiungimento del Target T 2.3. Le aree di indagine, in ciascuna sottoregione, saranno scelte in funzione della presenza delle attività antropiche che maggiormente favoriscono l’entrata di specie non indigene: 1) le aree portuali di categoria 2 classe 1, in relazione alla maggiore frequenza di imbarcazioni che effettuano rotte internazionali a cui sono associate le vie di introduzione riconducibili alla categoria “transport stowaway” (ship fouling, ballast water, ship hitchhicker); 2) impianti di molluschicoltura, dove avvengono frequenti movimentazioni e importazioni di lotti di bivalvi a cui è associata prevalentemente la via di introduzione “transport contaminant” (contaminant on animals) e, in misura minore, “release in nature”. Le categorie delle vie di introduzione sono riportate secondo la definizione contenuta nel documento della CBD, 2014 (Pathways of introduction of invasive species, their prioritization and management). Il numero di aree selezionate dovrà essere adeguato a rappresentare l’intera sottoregione sulla base della caratterizzazione delle aree di indagine e dei chilometri di costa (che per ogni sottoregione corrispondono a: MAD‐IT 2041 km, MWE‐IT 4725 km, MIC‐IT 1509 km). Per la caratterizzazione delle aree di indagine saranno restituite, per quanto riguarda i porti, le informazioni relative a intensità del traffico marittimo e rotte ricavate dai dati AIS e per gli impianti di molluschicoltura le informazioni relative alle importazioni e i movimenti dei lotti di molluschi o, in assenza di queste, le informazioni relative alle produzioni. In ciascuna area di indagine verranno effettuati
Il Programma di Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene (NIS) è finalizzato alla valutazione del raggiungimento del Buono Stato Ambientale (GES 2.1) e dei traguardi ambientali (T 2.1, T2.2 e T 2.4) stabiliti per il Descrittore 2 dal D.M. 15/2/2019, nonché alla verifica dell’efficacia delle misure. Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati di presenza e di abbondanza di specie non indigene in aree associate ai principali vettori di introduzione, quali traffico marittimo e acquacoltura. I dati di presenza relativi alle specie non indigene di nuova introduzione saranno utilizzati ai fini della valutazione del GES e contribuiranno al raggiungimento dei traguardi ambientali T2.1 e T2.4, mentre i dati di abbondanza consentiranno valutazioni relative alla invasività delle specie di interesse per lo sviluppo di ulteriori indicatori e per il raggiungimento del Target T 2.3. Le aree di indagine, in ciascuna sottoregione, saranno scelte in funzione della presenza delle attività antropiche che maggiormente favoriscono l’entrata di specie non indigene: 1) le aree portuali di categoria 2 classe 1, in relazione alla maggiore frequenza di imbarcazioni che effettuano rotte internazionali a cui sono associate le vie di introduzione riconducibili alla categoria “transport stowaway” (ship fouling, ballast water, ship hitchhicker); 2) impianti di molluschicoltura, dove avvengono frequenti movimentazioni e importazioni di lotti di bivalvi a cui è associata prevalentemente la via di introduzione “transport contaminant” (contaminant on animals) e, in misura minore, “release in nature”. Le categorie delle vie di introduzione sono riportate secondo la definizione contenuta nel documento della CBD, 2014 (Pathways of introduction of invasive species, their prioritization and management). Il numero di aree selezionate dovrà essere adeguato a rappresentare l’intera sottoregione sulla base della caratterizzazione delle aree di indagine e dei chilometri di costa (che per ogni sottoregione corrispondono a: MAD‐IT 2041 km, MWE‐IT 4725 km, MIC‐IT 1509 km). Per la caratterizzazione delle aree di indagine saranno restituite, per quanto riguarda i porti, le informazioni relative a intensità del traffico marittimo e rotte ricavate dai dati AIS e per gli impianti di molluschicoltura le informazioni relative alle importazioni e i movimenti dei lotti di molluschi o, in assenza di queste, le informazioni relative alle produzioni. In ciascuna area di indagine verranno effettuati
Il Programma di Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene (NIS) è finalizzato alla valutazione del raggiungimento del Buono Stato Ambientale (GES 2.1) e dei traguardi ambientali (T 2.1, T2.2 e T 2.4) stabiliti per il Descrittore 2 dal D.M. 15/2/2019, nonché alla verifica dell’efficacia delle misure. Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati di presenza e di abbondanza di specie non indigene in aree associate ai principali vettori di introduzione, quali traffico marittimo e acquacoltura. I dati di presenza relativi alle specie non indigene di nuova introduzione saranno utilizzati ai fini della valutazione del GES e contribuiranno al raggiungimento dei traguardi ambientali T2.1 e T2.4, mentre i dati di abbondanza consentiranno valutazioni relative alla invasività delle specie di interesse per lo sviluppo di ulteriori indicatori e per il raggiungimento del Target T 2.3. Le aree di indagine, in ciascuna sottoregione, saranno scelte in funzione della presenza delle attività antropiche che maggiormente favoriscono l’entrata di specie non indigene: 1) le aree portuali di categoria 2 classe 1, in relazione alla maggiore frequenza di imbarcazioni che effettuano rotte internazionali a cui sono associate le vie di introduzione riconducibili alla categoria “transport stowaway” (ship fouling, ballast water, ship hitchhicker); 2) impianti di molluschicoltura, dove avvengono frequenti movimentazioni e importazioni di lotti di bivalvi a cui è associata prevalentemente la via di introduzione “transport contaminant” (contaminant on animals) e, in misura minore, “release in nature”. Le categorie delle vie di introduzione sono riportate secondo la definizione contenuta nel documento della CBD, 2014 (Pathways of introduction of invasive species, their prioritization and management). Il numero di aree selezionate dovrà essere adeguato a rappresentare l’intera sottoregione sulla base della caratterizzazione delle aree di indagine e dei chilometri di costa (che per ogni sottoregione corrispondono a: MAD‐IT 2041 km, MWE‐IT 4725 km, MIC‐IT 1509 km). Per la caratterizzazione delle aree di indagine saranno restituite, per quanto riguarda i porti, le informazioni relative a intensità del traffico marittimo e rotte ricavate dai dati AIS e per gli impianti di molluschicoltura le informazioni relative alle importazioni e i movimenti dei lotti di molluschi o, in assenza di queste, le informazioni relative alle produzioni. In ciascuna area di indagine verranno effettuati
Coverage of GES criteria
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Gaps and plans
T2.1 - Entro il 2020 tutti i porti ed i terminali di categoria 2 classe 1 sono dotati di un sistema di “early warning” per la tempestiva rilevazione della presenza di specie non indigene invasive e la segnalazione di allarme alle autorità competenti. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.2 - Sono implementati i sistemi di tracciabilità di tutte le importazioni, traslocazioni e spostamenti di specie non indigene in impianti di acquacoltura come previsto dal Regolamento 708/2007 e successive modifiche. Adequate monitoring was in place in 2014 T2.3 - Sono attivati sistemi di risposta da parte delle Autorità competenti in seguito a segnalazioni di specie invasive in aree portuali e in zone destinate all’acquacoltura. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.4 - Sono ridotte le lacune conoscitive in merito alle principali vie di introduzione e vettori. Adequate monitoring was in place in 2014
T2.1 - Entro il 2020 tutti i porti ed i terminali di categoria 2 classe 1 sono dotati di un sistema di “early warning” per la tempestiva rilevazione della presenza di specie non indigene invasive e la segnalazione di allarme alle autorità competenti. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.2 - Sono implementati i sistemi di tracciabilità di tutte le importazioni, traslocazioni e spostamenti di specie non indigene in impianti di acquacoltura come previsto dal Regolamento 708/2007 e successive modifiche. Adequate monitoring was in place in 2014 T2.3 - Sono attivati sistemi di risposta da parte delle Autorità competenti in seguito a segnalazioni di specie invasive in aree portuali e in zone destinate all’acquacoltura. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.4 - Sono ridotte le lacune conoscitive in merito alle principali vie di introduzione e vettori. Adequate monitoring was in place in 2014
T2.1 - Entro il 2020 tutti i porti ed i terminali di categoria 2 classe 1 sono dotati di un sistema di “early warning” per la tempestiva rilevazione della presenza di specie non indigene invasive e la segnalazione di allarme alle autorità competenti. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.2 - Sono implementati i sistemi di tracciabilità di tutte le importazioni, traslocazioni e spostamenti di specie non indigene in impianti di acquacoltura come previsto dal Regolamento 708/2007 e successive modifiche. Adequate monitoring was in place in 2014 T2.3 - Sono attivati sistemi di risposta da parte delle Autorità competenti in seguito a segnalazioni di specie invasive in aree portuali e in zone destinate all’acquacoltura. Adequate monitoring will be in place by 2024 T2.4 - Sono ridotte le lacune conoscitive in merito alle principali vie di introduzione e vettori. Adequate monitoring was in place in 2014
Related targets
  • T 2.1
  • T 2.2
  • T 2.3
  • T 2.4
  • T 2.1
  • T 2.2
  • T 2.3
  • T 2.4
  • T 2.1
  • T 2.2
  • T 2.3
  • T 2.4
Coverage of targets
Adequate monitoring will be in place by 2024
Adequate monitoring will be in place by 2024
Adequate monitoring will be in place by 2024
Related measures
  • MADIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MADIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MADIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MADIT-M040 - 'Management of protected flora and native fauna'
  • MADIT-M041 - 'Control and management of ballast water'
  • MADIT-M042 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MADIT-M044-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MICIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MICIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MICIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MICIT-M040 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MICIT-M042-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MWEIT-M040 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MWEIT-M041 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MWEIT-M042 - 'Control of invasive alien species'
  • MWEIT-M043 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MWEIT-M045-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MADIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MADIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MADIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MADIT-M040 - 'Management of protected flora and native fauna'
  • MADIT-M041 - 'Control and management of ballast water'
  • MADIT-M042 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MADIT-M044-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MICIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MICIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MICIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MICIT-M040 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MICIT-M042-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MWEIT-M040 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MWEIT-M041 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MWEIT-M042 - 'Control of invasive alien species'
  • MWEIT-M043 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MWEIT-M045-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MADIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MADIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MADIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MADIT-M040 - 'Management of protected flora and native fauna'
  • MADIT-M041 - 'Control and management of ballast water'
  • MADIT-M042 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MADIT-M044-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MICIT-M037 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MICIT-M038 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MICIT-M039 - 'Control of invasive alien species'
  • MICIT-M040 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MICIT-M042-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
  • MWEIT-M040 - 'Protection of aquatic habitats from the risks arising from the use of alien species in aquaculture'
  • MWEIT-M041 - 'Mitigation of the adverse effects on biodiversity caused by the introduction and spread of non-native invasive species'
  • MWEIT-M042 - 'Control of invasive alien species'
  • MWEIT-M043 - 'Control and management of introductions and movement of alien species for aquaculture'
  • MWEIT-M045-NEW8 - 'Establishment of a National Focal Point on Harmful Aquatic Species and Non-Indigenous Species'
Coverage of measures
Adequate monitoring is in place by July 2020
Adequate monitoring is in place by July 2020
Adequate monitoring is in place by July 2020
Related monitoring programmes
  • MAD-IT-D2-01
  • MIC-IT-D2-01
  • MWE-IT-D2-01
  • MAD-IT-D2-01
  • MIC-IT-D2-01
  • MWE-IT-D2-01
  • MAD-IT-D2-01
  • MIC-IT-D2-01
  • MWE-IT-D2-01
Programme code
MAD-IT-D2-01
MIC-IT-D2-01
MWE-IT-D2-01
Programme name
Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene
Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene
Monitoraggio per il rilevamento di specie non indigene
Update type
New programme
New programme
New programme
Old programme codes
Programme description
Il programma di monitoraggio per le specie non indigene intende valutare il numero di nuove introduzioni rispetto al ciclo di monitoraggio precedente (2015-2020) in ciascuna sottoregione ai fini della valutazione del raggiungimento del GES. Inoltre, i dati nel loro complesso contribuiscono al raggiungimento dei traguardi ambientali e, per quanto riguarda i dati di abbondanza potranno essere utili per la definizione di nuovi indicatori. In ciascuna sottoregione, le aree di indagine relative ai porti saranno, in linea di massima, le stesse di quelle monitorate nel ciclo precedente (2015-2020) al fine di consentire un confronto tra i diversi cicli di monitoraggio. Per quanto riguarda gli impianti di molluschicoltura, si stima di individuare 2 impianti per sottoregione, selezionati sulla base delle informazioni relative alla frequenza di movimentazione dei lotti e/o alla produzione e in aree sufficientemente distanti da aree portuali per facilitare l’assegnazione delle NIS al vettore. Il monitoraggio interessa le componenti planctoniche (fitoplancton, mesozooplancton, macrozooplancton) e bentoniche (macrobenthos, epimegabenthos). Al fine di valutare la variabilità temporale della matrice biotica nelle aree di indagine, i campionamenti per la componente bentonica di fondo mobile saranno condotti semestralmente, in primavera e autunno, mentre quelli per la componente planctonica avranno cadenza bimestrale. Il monitoraggio dei fondi duri, mediante grattaggio sarà semestrale mentre mediante pannelli sarà biannuale. Data l’importanza di giungere ad una determinazione tassonomica fino al livello specie, si ritiene opportuno poter integrare l’analisi dei campioni basata su metodologie morfologiche tradizionali con strumenti molecolari.
Il programma di monitoraggio per le specie non indigene intende valutare il numero di nuove introduzioni rispetto al ciclo di monitoraggio precedente (2015-2020) in ciascuna sottoregione ai fini della valutazione del raggiungimento del GES. Inoltre, i dati nel loro complesso contribuiscono al raggiungimento dei traguardi ambientali e, per quanto riguarda i dati di abbondanza potranno essere utili per la definizione di nuovi indicatori. In ciascuna sottoregione, le aree di indagine relative ai porti saranno, in linea di massima, le stesse di quelle monitorate nel ciclo precedente (2015-2020) al fine di consentire un confronto tra i diversi cicli di monitoraggio. Per quanto riguarda gli impianti di molluschicoltura, si stima di individuare 2 impianti per sottoregione, selezionati sulla base delle informazioni relative alla frequenza di movimentazione dei lotti e/o alla produzione e in aree sufficientemente distanti da aree portuali per facilitare l’assegnazione delle NIS al vettore. Il monitoraggio interessa le componenti planctoniche (fitoplancton, mesozooplancton, macrozooplancton) e bentoniche (macrobenthos, epimegabenthos). Al fine di valutare la variabilità temporale della matrice biotica nelle aree di indagine, i campionamenti per la componente bentonica di fondo mobile saranno condotti semestralmente, in primavera e autunno, mentre quelli per la componente planctonica avranno cadenza bimestrale. Il monitoraggio dei fondi duri, mediante grattaggio sarà semestrale mentre mediante pannelli sarà biannuale. Data l’importanza di giungere ad una determinazione tassonomica fino al livello specie, si ritiene opportuno poter integrare l’analisi dei campioni basata su metodologie morfologiche tradizionali con strumenti molecolari.
Il programma di monitoraggio per le specie non indigene intende valutare il numero di nuove introduzioni rispetto al ciclo di monitoraggio precedente (2015-2020) in ciascuna sottoregione ai fini della valutazione del raggiungimento del GES. Inoltre, i dati nel loro complesso contribuiscono al raggiungimento dei traguardi ambientali e, per quanto riguarda i dati di abbondanza potranno essere utili per la definizione di nuovi indicatori. In ciascuna sottoregione, le aree di indagine relative ai porti saranno, in linea di massima, le stesse di quelle monitorate nel ciclo precedente (2015-2020) al fine di consentire un confronto tra i diversi cicli di monitoraggio. Per quanto riguarda gli impianti di molluschicoltura, si stima di individuare 2 impianti per sottoregione, selezionati sulla base delle informazioni relative alla frequenza di movimentazione dei lotti e/o alla produzione e in aree sufficientemente distanti da aree portuali per facilitare l’assegnazione delle NIS al vettore. Il monitoraggio interessa le componenti planctoniche (fitoplancton, mesozooplancton, macrozooplancton) e bentoniche (macrobenthos, epimegabenthos). Al fine di valutare la variabilità temporale della matrice biotica nelle aree di indagine, i campionamenti per la componente bentonica di fondo mobile saranno condotti semestralmente, in primavera e autunno, mentre quelli per la componente planctonica avranno cadenza bimestrale. Il monitoraggio dei fondi duri, mediante grattaggio sarà semestrale mentre mediante pannelli sarà biannuale. Data l’importanza di giungere ad una determinazione tassonomica fino al livello specie, si ritiene opportuno poter integrare l’analisi dei campioni basata su metodologie morfologiche tradizionali con strumenti molecolari.
Monitoring purpose
  • Effectiveness of measures
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
Other policies and conventions
  • Invasive Alien Species Regulation
  • UNEP-MAP Integrated Monitoring and Assessment Programme
  • Invasive Alien Species Regulation
  • UNEP-MAP Integrated Monitoring and Assessment Programme
  • Invasive Alien Species Regulation
  • UNEP-MAP Integrated Monitoring and Assessment Programme
Regional cooperation - coordinating body
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
Regional cooperation - countries involved
Regional cooperation - implementation level
Monitoring details
Il monitoraggio riguarda l’elemento “specie” criterio D2C1 Parametro monitorato: elenco delle specie e abbondanza relativa Protocollo di monitoraggio: In ciascuna stazione di campionamento vengono rilevati i dati di temperatura e salinità lungo la colonna d’acqua con l’utilizzo di sonda multiparametrica e il dato di trasparenza dell’acqua con il disco di Secchi. Contestualmente ai campionamenti di benthos viene determinata la granulometria con individuazione delle seguenti 4 classi: ghiaia, sabbia, silt e argilla. Per la determinazione dell’elenco delle specie e della relativa abbondanza verranno effettuati campionamenti specifici per i diversi gruppi tassonomici: il fitoplancton tramite retino e bottiglia Niskin; il mesozooplancton attraverso pescate verticali tramite un retino con vuoto di maglia pari a 200 μm, a partire da un metro al di sopra del fondale fino alla superficie; il macrozooplancton tramite censimento visivo con osservazioni da bordo o da banchina. Il macrobenthos di substrato duro attraverso grattaggio di superfici e posizionamento di pannelli in alcune aree pilota; il macrobenthos di substrato mobile mediante l’impiego della benna lungo ogni transetto. L’epimegabenthos vagile attraverso l’utilizzo di nasse, previa autorizzazione da parte della capitaneria di porto. La determinazione tassonomica deve prioritariamente raggiungere il livello di specie. Frequenza di campionamento: - Bimestrale per la componente planctonica - Semestrale per la componente bentonica di fondo duro rilevata tramite grattaggio e quella di fondo mobile, biannuale per la componente bentonica associata ai pannelli
Il monitoraggio riguarda l’elemento “specie” criterio D2C1 Parametro monitorato: elenco delle specie e abbondanza relativa Protocollo di monitoraggio: In ciascuna stazione di campionamento vengono rilevati i dati di temperatura e salinità lungo la colonna d’acqua con l’utilizzo di sonda multiparametrica e il dato di trasparenza dell’acqua con il disco di Secchi. Contestualmente ai campionamenti di benthos viene determinata la granulometria con individuazione delle seguenti 4 classi: ghiaia, sabbia, silt e argilla. Per la determinazione dell’elenco delle specie e della relativa abbondanza verranno effettuati campionamenti specifici per i diversi gruppi tassonomici: il fitoplancton tramite retino e bottiglia Niskin; il mesozooplancton attraverso pescate verticali tramite un retino con vuoto di maglia pari a 200 μm, a partire da un metro al di sopra del fondale fino alla superficie; il macrozooplancton tramite censimento visivo con osservazioni da bordo o da banchina. Il macrobenthos di substrato duro attraverso grattaggio di superfici e posizionamento di pannelli in alcune aree pilota; il macrobenthos di substrato mobile mediante l’impiego della benna lungo ogni transetto. L’epimegabenthos vagile attraverso l’utilizzo di nasse, previa autorizzazione da parte della capitaneria di porto. La determinazione tassonomica deve prioritariamente raggiungere il livello di specie. Frequenza di campionamento: - Bimestrale per la componente planctonica - Semestrale per la componente bentonica di fondo duro rilevata tramite grattaggio e quella di fondo mobile, biannuale per la componente bentonica associata ai pannelli
Il monitoraggio riguarda l’elemento “specie” criterio D2C1 Parametro monitorato: elenco delle specie e abbondanza relativa Protocollo di monitoraggio: In ciascuna stazione di campionamento vengono rilevati i dati di temperatura e salinità lungo la colonna d’acqua con l’utilizzo di sonda multiparametrica e il dato di trasparenza dell’acqua con il disco di Secchi. Contestualmente ai campionamenti di benthos viene determinata la granulometria con individuazione delle seguenti 4 classi: ghiaia, sabbia, silt e argilla. Per la determinazione dell’elenco delle specie e della relativa abbondanza verranno effettuati campionamenti specifici per i diversi gruppi tassonomici: il fitoplancton tramite retino e bottiglia Niskin; il mesozooplancton attraverso pescate verticali tramite un retino con vuoto di maglia pari a 200 μm, a partire da un metro al di sopra del fondale fino alla superficie; il macrozooplancton tramite censimento visivo con osservazioni da bordo o da banchina. Il macrobenthos di substrato duro attraverso grattaggio di superfici e posizionamento di pannelli in alcune aree pilota; il macrobenthos di substrato mobile mediante l’impiego della benna lungo ogni transetto. L’epimegabenthos vagile attraverso l’utilizzo di nasse, previa autorizzazione da parte della capitaneria di porto. La determinazione tassonomica deve prioritariamente raggiungere il livello di specie. Frequenza di campionamento: - Bimestrale per la componente planctonica - Semestrale per la componente bentonica di fondo duro rilevata tramite grattaggio e quella di fondo mobile, biannuale per la componente bentonica associata ai pannelli
Features
Established non-indigenous species
Established non-indigenous species
Established non-indigenous species
Elements
  • Biddulphia sinensis
  • Hydroides dirampha
  • Ianiropsis serricaudis
  • Lumbrineris perkinsi
  • Paracartia grani
  • Pseudo-nitzschia multistriata
  • Biddulphia sinensis
  • Hydroides dirampha
  • Ianiropsis serricaudis
  • Lumbrineris perkinsi
  • Paracartia grani
  • Pseudo-nitzschia multistriata
  • Biddulphia sinensis
  • Hydroides dirampha
  • Ianiropsis serricaudis
  • Lumbrineris perkinsi
  • Paracartia grani
  • Pseudo-nitzschia multistriata
GES criteria
D2C2
D2C2
D2C2
Parameters
  • Abundance (number of individuals)
  • Abundance (number of individuals)
  • Abundance (number of individuals)
Parameter Other
Spatial scope
  • Coastal waters (WFD)
  • Territorial waters
  • Coastal waters (WFD)
  • Territorial waters
  • Coastal waters (WFD)
  • Territorial waters
Marine reporting units
  • IT-AS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-WMS-0001
Temporal scope (start date - end date)
2021-2026
2021-2026
2021-2026
Monitoring frequency
2-monthly
2-monthly
2-monthly
Monitoring type
  • Other
  • Other
  • Other
Monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
Monitoring method other
Monitoraggio secondo il protocollo di monitoraggio descritto
Monitoraggio secondo il protocollo di monitoraggio descritto
Monitoraggio secondo il protocollo di monitoraggio descritto
Quality control
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
Data management
Data access
Related indicator/name
Contact
References