Member State report / Art11 / 2020 / D10 / Italy / Mediterranean: Western Mediterranean Sea

Report type Member State report to Commission
MSFD Article Art. 11 Monitoring programmes (and Art. 17 updates)
Report due 2020-10-15
GES Descriptor D10 Litter
Member State Italy
Region/subregion Mediterranean: Western Mediterranean Sea
Reported by ISPRA - Italian National Institute for Environmental Protection and Research
Report date 2020-10-13
Report access

Descriptor
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
D10
Monitoring strategy description
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
La definizione del BUONO STATO AMBIENTALE (GES) per il Descrittore 10, ai sensi del DM 15 febbraio 2019 recita: “G 10.1 La composizione e la quantità dei rifiuti marini sul litorale, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino, nei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua e dei rifiuti ingeriti dagli animali marini sono tali da provocare rilevanti impatti sull'ecosistema costiero e marino". La strategia di monitoraggio per i rifiuti marini prevede attività di monitoraggio per cinque degli elementi considerati (rifiuti spiaggiati, rifiuti marini flottanti, rifiuti marini sul fondo, micro rifiuti, rifiuti ingeriti da animali marini) nei vari comparti e tre dei criteri (D10C1,D10C2,D10C3) adottati dalla nuova decisione (DECISIONE (UE) 2017/848). La strategia di campionamento prevede acque costiere e offshore, in questo modo sarà garantita la copertura spaziale idonea per raccogliere dati in grado di effettuare una valutazione a scala di Sottoregione. I programmi di monitoraggio del primo ciclo della Strategia Marina e i risultati di alcuni progetti europei hanno permesso di disporre di una prima base di riferimento sulla quantità dei rifiuti marini nei suoi diversi comparti. Con la strategia di monitoraggio attuale sarà possibile nella prossima valutazione misurare le tendenze dei quantitativi dei rifiuti marini in tutti i suoi comparti e verificare se saranno raggiunti i target stabiliti dove ci si aspetta che diminuisca il numero/quantità dei rifiuti marini presenti sui litorali, nello strato superficiale della colonna d'acqua, sul fondo marino ed è ridotto il tasso di incremento dei rifiuti marini e dei microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua nonché sia decrescente la tendenza nella quantità dei rifiuti ingeriti dagli animali marini.
Coverage of GES criteria
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Gaps and plans
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
T10.1 - Adequate monitoring was in place by 2014 T10.2 - Adequate monitoring was in place by 2018 T10.3 - Adequate monitoring was in place by 2014
Related targets
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
  • T 10.1
  • T 10.2
  • T 10.3
Coverage of targets
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Adequate monitoring was in place in 2014
Related measures
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MADIT-M083-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MADIT-M084-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MADIT-M089-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MICIT-M082-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MICIT-M083-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MICIT-M088-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
  • MWEIT-M085-NEW10 - 'Planning and realisation of measures to improve the management of waste generated by fishing and aquaculture activities, including equipment discarded, favouring, where possible, re-use, recycling and recovery'
  • MWEIT-M086-NEW11 - 'Study, design and creation of a waste collection chain and disposal of the waste collected accidentally by fishermen'
  • MWEIT-M091-NEW12 - 'Implementation of training and awareness-raising measures to increase knowledge and foster public education, and to enlist economic operators in the prevention of marine litter'
Coverage of measures
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Adequate monitoring was in place by 2018
Related monitoring programmes
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
  • MADIT-D10_01
  • MADIT-D10_02
  • MADIT-D10_03
  • MADIT-D10_04
  • MADIT_D10_05
  • MADIT_D10_06
  • MICIT-D10_01
  • MICIT-D10_02
  • MICIT-D10_03
  • MICIT-D10_04
  • MICIT-D10_05
  • MICIT-D10_06
  • MWEIT-D10_01
  • MWEIT-D10_02
  • MWEIT-D10_03
  • MWEIT-D10_04
  • MWEIT-D10_05
  • MWEIT-D10_06
Programme code
MADIT-D10_01
MADIT-D10_02
MADIT-D10_03
MADIT-D10_04
MADIT_D10_05
MADIT_D10_06
MICIT-D10_01
MICIT-D10_02
MICIT-D10_03
MICIT-D10_04
MICIT-D10_05
MICIT-D10_06
MWEIT-D10_01
MWEIT-D10_02
MWEIT-D10_03
MWEIT-D10_04
MWEIT-D10_05
MWEIT-D10_06
Programme name
Rifiuti spiaggiati
Rifiuti galleggianti
Monitoraggio dei rifiuti sul fondo
Microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua
Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta
Macro rifiuti galleggianti sui fiumi in stazioni prossime al mare
Rifiuti spiaggiati
Rifiuti galleggianti
Monitoraggio dei rifiuti sul fondo
Microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua
Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta
Macro rifiuti galleggianti sui fiumi in stazioni prossime al mare
Rifiuti spiaggiati
Rifiuti galleggianti
Monitoraggio dei rifiuti sul fondo
Microrifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua
Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta
Macro rifiuti galleggianti sui fiumi in stazioni prossime al mare
Update type
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
New programme
Old programme codes
Programme description
Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di acquisire dati su quantità, composizione, trend e possibili fonti dei rifiuti marini presenti nelle spiagge al fine di popolare il Criterio D10C1. Le spiagge da monitorare devono rientrare nelle seguenti tipologie: aree urbanizzate; foci fluviali; aree portuali o comunque indicative di inquinamento proveniente dal trasporto marittimo e dalla pesca; aree remote non direttamente accessibili a mezzi di trasporto via terra o individuate in aree protette. La distribuzione spaziale delle spiagge deve essere rappresentativa dell'estensione costiera e delle diverse Sottoregioni di appartenenza. Frequenza di campionamento: 2 volte l'anno - dal 01 febbraio al 30 aprile (Primavera) - dal 01 ottobre al 31 dicembre (Autunno)
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini galleggianti prevede la raccolta sistematica di dati in particolare su: composizione, quantità e distribuzione territoriale dei rifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di coprire il Criterio D10C1. Il piano di campionamento prevede un monitoraggio visivo (visual census) con osservatore dedicato, all'interno di una striscia definita lungo tutto il percorso del transetto. La larghezza della striscia campionata va annotata e mantenuta accuratamente durante tutto il campionamento, solo gli oggetti all'interno della striscia devono essere annotati.
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini sul fondo prevede acquisizione di informazioni sulla distribuzione spaziale, tipologia e quantità di rifiuti (D10C1) presenti sui fondali delle aree di indagine e l'eventuale impatto (D10C4) che questi possono arrecare ad organismi bentonici. Al fine di ridurre ed ottimizzare gli sforzi di campionamento, il programma "Rifiuti sul fondo" è associato a diversi programmi di monitoraggio del D1, quali "Monitoraggio dell'habitat a coralli bianchi", "Monitoraggio dell'estensione dell'habitat coralligeno", "Monitoraggio delle paratie di Posidonia oceanica" e "Monitoraggio dell'estensione dei fondi a Maerl e a rodoliti". Verranno, inoltre, utilizzati i dati raccolti durante le campagne MEDITIS ((International bottom trawl survey in the Mediterranean), al fine di ottenere informazioni anche sulla distribuzione dei rifiuti sui fondi mobili. In questo modo è possibile ottenere un gran numero di informazioni in un ampio range di profondità, su diverse tipologie di fondale, da mobile a duro e in differenti habitat. Le indagini, inoltre, saranno eseguite sia sotto costa, fino alle 12 M a 100 m di profondità, che off-shore, oltre la batimetrica dei 100 m.
I microrifiuti comprendono tutto il materiale solido di dimensioni inferiori ai 5 mm. Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di valutare l'abbondanza e la composizione dei microrifiuti, in particolare delle microplastiche, presenti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di popolare il Criterio D10C2. La posizione dei transetti per il monitoraggio della fascia costiera su cui eseguire i campionamenti, deve essere stabilita in funzione delle caratteristiche dell'area di indagine (vanno prese in considerazione: zone di upwelling e downwelling, aree di accumulo per condizioni idrodinamiche locali, distanza da fonti di immissione diretta, quali foci fluviali, distanza da strutture portuali o rilevanti insediamenti urbani,) La posizione dei transetti per i campionamenti offshore sono complementari (lungo le traiettorie dei transetti costieri in corrispondenza delle 12 e 24 miglia) a quelli della fascia costiera e ricadono nelle aree di accumulo prevista dai modelli matematici. Il numero e la posizione dei transetti sono stabiliti in modo da avere una immagine rappresentativa della sottoregione, considerando sia zone di massimo che di minimo impatto antropico.
Il programma di monitoraggio sui Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta ha lo scopo di stabilire la quantità e la composizione dei rifiuti ingeriti su esemplari morti di Caretta caretta mediante analisi dei contenutiì stomacali (analisi delle tre porzioni del tratto gastrointestinale: esofago, stomaco, intestino) per rendere operativo il Criterio D10C3. Le indagini sugli esemplari morti di C. caretta saranno effettuate su esemplari di questa specie in accordo con la reperibilità dei campioni di organismi spiaggiati da parte degli Istituti Zooprofilattici ed i Centri di Recupero ripartiti nelle tre sottoregioni.
Prevede un visual census sui rifiuti galleggianti >2,5 cm da fare su almeno metà della larghezza del fiume (la striscia di osservazione) e da una altezza non superiore ai 10 m. L'osservatore si posiziona su un ponte o sulla sponda del fiume. La metodologia da seguire è quella del progetto RIMMEL (JRC) con alcune modifiche come da scheda tecnica per i fiumi di larghezza maggiore di 40 metri. La stazione di campionamento deve essere prossima alla foce.
Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di acquisire dati su quantità, composizione, trend e possibili fonti dei rifiuti marini presenti nelle spiagge al fine di popolare il Criterio D10C1. Le spiagge da monitorare devono rientrare nelle seguenti tipologie: aree urbanizzate; foci fluviali; aree portuali o comunque indicative di inquinamento proveniente dal trasporto marittimo e dalla pesca; aree remote non direttamente accessibili a mezzi di trasporto via terra o individuate in aree protette. La distribuzione spaziale delle spiagge deve essere rappresentativa dell'estensione costiera e delle diverse Sottoregioni di appartenenza.
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini galleggianti prevede la raccolta sistematica di dati in particolare su: composizione, quantità e distribuzione territoriale dei rifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di coprire il Criterio D10C1. Il piano di campionamento prevede un monitoraggio visivo (visual census) con osservatore dedicato, all'interno di una striscia definita lungo tutto il percorso del transetto. La larghezza della striscia campionata va annotata e mantenuta accuratamente durante tutto il campionamento, solo gli oggetti all'interno della striscia devono essere annotati.
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini sul fondo prevede acquisizione di informazioni sulla distribuzione spaziale, tipologia e quantità di rifiuti (D10C1) presenti sui fondali delle aree di indagine e l'eventuale impatto (D10C4) che questi possono arrecare ad organismi bentonici. Al fine di ridurre ed ottimizzare gli sforzi di campionamento, il programma "Rifiuti sul fondo" è associato a diversi programmi di monitoraggio del D1, quali "Monitoraggio dell'habitat a coralli bianchi", "Monitoraggio dell'estensione dell'habitat coralligeno", "Monitoraggio delle paratie di Posidonia oceanica" e "Monitoraggio dell'estensione dei fondi a Maerl e a rodoliti". Verranno, inoltre, utilizzati i dati raccolti durante le campagne MEDITIS ((International bottom trawl survey in the Mediterranean), al fine di ottenere informazioni anche sulla distribuzione dei rifiuti sui fondi mobili. In questo modo è possibile ottenere un gran numero di informazioni in un ampio range di profondità, su diverse tipologie di fondale, da mobile a duro e in differenti habitat. Le indagini, inoltre, saranno eseguite sia sotto costa, fino alle 12 M a 100 m di profondità, che off-shore, oltre la batimetrica dei 100 m.
I microrifiuti comprendono tutto il materiale solido di dimensioni inferiori ai 5 mm. Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di valutare l'abbondanza e la composizione dei microrifiuti, in particolare delle microplastiche, presenti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di popolare il Criterio D10C2. La posizione dei transetti per il monitoraggio della fascia costiera su cui eseguire i campionamenti, deve essere stabilita in funzione delle caratteristiche dell'area di indagine (vanno prese in considerazione: zone di upwelling e downwelling, aree di accumulo per condizioni idrodinamiche locali, distanza da fonti di immissione diretta, quali foci fluviali, distanza da strutture portuali o rilevanti insediamenti urbani,) La posizione dei transetti per i campionamenti offshore sono complementari (lungo le traiettorie dei transetti costieri in corrispondenza delle 12 e 24 miglia) a quelli della fascia costiera e ricadono nelle aree di accumulo prevista dai modelli matematici. Il numero e la posizione dei transetti sono stabiliti in modo da avere una immagine rappresentativa della sottoregione, considerando sia zone di massimo che di minimo impatto antropico.
Il programma di monitoraggio sui Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta ha lo scopo di stabilire la quantità e la composizione dei rifiuti ingeriti su esemplari morti di Caretta caretta mediante analisi dei contenutiì stomacali (analisi delle tre porzioni del tratto gastrointestinale: esofago, stomaco, intestino) per rendere operativo il Criterio D10C3. Le indagini sugli esemplari morti di C. caretta saranno effettuate su esemplari di questa specie in accordo con la reperibilità dei campioni di organismi spiaggiati da parte degli Istituti Zooprofilattici ed i Centri di Recupero ripartiti nelle tre sottoregioni.
Prevede un visual census sui rifiuti galleggianti >2,5 cm da fare su almeno metà della larghezza del fiume (la striscia di osservazione) e da una altezza non superiore ai 10 m. L'osservatore si posiziona su un ponte o sulla sponda del fiume. La metodologia da seguire è quella del progetto RIMMEL (JRC) con alcune modifiche come da scheda tecnica per i fiumi di larghezza maggiore di 40 metri. La stazione di campionamento deve essere prossima alla foce.
Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di acquisire dati su quantità, composizione, trend e possibili fonti dei rifiuti marini presenti nelle spiagge al fine di popolare il Criterio D10C1. Le spiagge da monitorare devono rientrare nelle seguenti tipologie: aree urbanizzate; foci fluviali; aree portuali o comunque indicative di inquinamento proveniente dal trasporto marittimo e dalla pesca; aree remote non direttamente accessibili a mezzi di trasporto via terra o individuate in aree protette. La distribuzione spaziale delle spiagge deve essere rappresentativa dell'estensione costiera e delle diverse Sottoregioni di appartenenza.
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini galleggianti prevede la raccolta sistematica di dati in particolare su: composizione, quantità e distribuzione territoriale dei rifiuti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di coprire il Criterio D10C1. Il piano di campionamento prevede un monitoraggio visivo (visual census) con osservatore dedicato, all'interno di una striscia definita lungo tutto il percorso del transetto. La larghezza della striscia campionata va annotata e mantenuta accuratamente durante tutto il campionamento, solo gli oggetti all'interno della striscia devono essere annotati.
Il programma di monitoraggio dei rifiuti marini sul fondo prevede acquisizione di informazioni sulla distribuzione spaziale, tipologia e quantità di rifiuti (D10C1) presenti sui fondali delle aree di indagine e l'eventuale impatto (D10C4) che questi possono arrecare ad organismi bentonici. Al fine di ridurre ed ottimizzare gli sforzi di campionamento, il programma "Rifiuti sul fondo" è associato a diversi programmi di monitoraggio del D1, quali "Monitoraggio dell'habitat a coralli bianchi", "Monitoraggio dell'estensione dell'habitat coralligeno", "Monitoraggio delle paratie di Posidonia oceanica" e "Monitoraggio dell'estensione dei fondi a Maerl e a rodoliti". Verranno, inoltre, utilizzati i dati raccolti durante le campagne MEDITIS ((International bottom trawl survey in the Mediterranean), al fine di ottenere informazioni anche sulla distribuzione dei rifiuti sui fondi mobili. In questo modo è possibile ottenere un gran numero di informazioni in un ampio range di profondità, su diverse tipologie di fondale, da mobile a duro e in differenti habitat. Le indagini, inoltre, saranno eseguite sia sotto costa, fino alle 12 M a 100 m di profondità, che off-shore, oltre la batimetrica dei 100 m.
I microrifiuti comprendono tutto il materiale solido di dimensioni inferiori ai 5 mm. Il programma di monitoraggio ha l'obiettivo di valutare l'abbondanza e la composizione dei microrifiuti, in particolare delle microplastiche, presenti nello strato superficiale della colonna d'acqua al fine di popolare il Criterio D10C2. La posizione dei transetti per il monitoraggio della fascia costiera su cui eseguire i campionamenti, deve essere stabilita in funzione delle caratteristiche dell'area di indagine (vanno prese in considerazione: zone di upwelling e downwelling, aree di accumulo per condizioni idrodinamiche locali, distanza da fonti di immissione diretta, quali foci fluviali, distanza da strutture portuali o rilevanti insediamenti urbani,) La posizione dei transetti per i campionamenti offshore sono complementari (lungo le traiettorie dei transetti costieri in corrispondenza delle 12 e 24 miglia) a quelli della fascia costiera e ricadono nelle aree di accumulo prevista dai modelli matematici. Il numero e la posizione dei transetti sono stabiliti in modo da avere una immagine rappresentativa della sottoregione, considerando sia zone di massimo che di minimo impatto antropico.
Il programma di monitoraggio sui Rifiuti marini ingeriti dalla tartaruga marina Caretta caretta ha lo scopo di stabilire la quantità e la composizione dei rifiuti ingeriti su esemplari morti di Caretta caretta mediante analisi dei contenutiì stomacali (analisi delle tre porzioni del tratto gastrointestinale: esofago, stomaco, intestino) per rendere operativo il Criterio D10C3. Le indagini sugli esemplari morti di C. caretta saranno effettuate su esemplari di questa specie in accordo con la reperibilità dei campioni di organismi spiaggiati da parte degli Istituti Zooprofilattici ed i Centri di Recupero ripartiti nelle tre sottoregioni.
Prevede un visual census sui rifiuti galleggianti >2,5 cm da fare su almeno metà della larghezza del fiume (la striscia di osservazione) e da una altezza non superiore ai 10 m. L'osservatore si posiziona su un ponte o sulla sponda del fiume. La metodologia da seguire è quella del progetto RIMMEL (JRC) con alcune modifiche come da scheda tecnica per i fiumi di larghezza maggiore di 40 metri. La stazione di campionamento deve essere prossima alla foce.
Monitoring purpose
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Human activities causing the pressures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Environmental state and impacts
  • Pressures in the marine environment
  • Effectiveness of measures
  • Pressures in the marine environment
Other policies and conventions
Regional cooperation - coordinating body
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
  • BARCON
Regional cooperation - countries involved
Regional cooperation - implementation level
Monitoring details
Il campionamento dei rifiuti spiaggiati viene effettuato all'interno di un unico transetto rappresentato da una striscia di spiaggia di 100 m. L' area di campionamento copre l'intera profondità della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o alla vegetazione e/o ai manufatti presenti. Devono essere monitorati tutti gli elementi visibili sull'arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm (lato più lungo). I mozziconi di sigaretta devono essere comunque considerati anche se di dimensioni inferiori. I dati sono riportati in una scheda di campo che comprende la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti più comuni (lista primaria) suddivise per materiale, la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti meno comuni (lista secondaria) suddivise per materiale, e uno spazio per la registrazione del numero di oggetti per categoria. Tutti gli oggetti monitorati devono essere raccolti e smaltiti , anche tramite il coordinamento con Enti e/o operatori autorizzati, attrezzati e preposti a tale rimozione.
Metodo di campionamento/indagine: Il metodo di campionamento utilizzato si basa sulle metodologie sviluppate nell'ambito del progetto Interreg MED MEDSEALITTER e condiviso con il JRC per l'aggiornamento della litter guide per i monitoraggi della MSFD; per la lista degli oggetti viene fatto riferimento alle categorie nuove approvate in ambito technical sub-group MSFD (Joint List). Metodo di analisi: I transetti campionati vengono stratificati per area di interesse (a. sotto-regione; b. area buffer attorno a porti/distanza dalla costa; c. bacini). Per ogni 'unità geografica' vengono calcolate: 1) la densità come numero di oggetti su area indagata D = n/(w x L) con n: numero di oggetti osservati, w: larghezza (width) della striscia campionata, L: lunghezza del transetto (km); 2) la composizione come % di oggetti della specifica categoria sul totale oggetti campionati; 3) la distribuzione come densità di oggetti su cella di 10 km (MSFD grid). Il dato viene analizzato nel complesso dell'anno e su base stagionale. La restituzione è attraverso tabelle, istogrammi, grafici e mappe. Al fine di tracciare un quadro di riferimento più generale, si cercherà di utilizzare modelli matematici lagrangiani accoppiati a dati satellitari (prodotti Copernicus) per identificare le aree di accumulo.
L'esecuzione del programma "Rifiuti sul fondo” è associata ai diversi programmi di monitoraggio. Questo sarà effettuata tramite tecnologia ROV (Remotely Operated Underwater Vehicle), ovvero mediante veicoli operanti da remoto, per quanto riguarda i programmi del D1. Le indagini saranno eseguite in aree in cui è nota la presenza dei rispettivi habitat. Lungo transetti di lunghezza nota, verranno acquisiti e analizzati dati-immagine georeferenziati ad alta risoluzione (foto/video). Pertanto, i rifiuti saranno caratterizzati quali-quantitativamente tramite l'analisi delle immagini, senza il prelievo degli stessi. L'utilizzo del video per la quantificazione dei rifiuti marini permette, inoltre, di acquisire informazioni sugli impatti e il numero di individui bentonici eventualmente affetti, ottenendo così informazioni non conseguibili con altri metodi di indagine. Per quanto riguarda i rifiuti sul fondo di fondo mobile, il programma di monitoraggio viene svolto nell'ambito del programma MEDITS condotte attualmente all'interno della "Data Collection Framework DCF" (Programma di Raccolta Dati sulla pesca) reg. Consiglio Europeo n.199/2008, reg. Commissione Europea n.665/2008, Decisione Europea n. 949/2008 e n. 93/2010. Il campionamento interessa i fondi mobili strascicabili compresi tra 10 e 800 m, secondo un disegno statistico casuale stratificato come descritto nel protocollo MEDITS definito ad hoc per la standardizzazione delle procedure di raccolta dati per i rifiuti marini depositati sul fondo. Il parametro adottato per la stratificazione è la profondità, con i seguenti limiti batimetrici: 10, 50, 100, 200, 500 and 800 m. Irifiuti saranno raccolti, catalogati e contati. Non sarà possibile ottenere informazioni su eventuali impatti. Per il dettaglio delle metodologie da adottare si fa riferimento alle specifiche schede metodologiche allegate per ciascun programma associato. Frequenza di campionamento: - Biennale (ROV) - Annuale (MEDITS)
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C2) Parametro monitorato: micro particelle per m2 per forma e per colore Per il campionamento delle microplastiche nello strato superficiale della colonna d'acqua, viene utilizzata una rete di tipo "manta" (maglia di 330 μm) costruita appositamente per navigare nello strato superficiale della colonna d'acqua e campionare quindi entro lo strato interessato dal rimescolamento causato dal moto ondoso. Una volta in posizione nel punto di campionamento, la rete viene calata e trainata per 20 minuti lungo un percorso lineare, con velocità compresa tra 1 e 2 nodi in modo da permettere alla rete di filtrare l'acqua senza rigurgiti (avoidance). La cala di 20 minuti viene realizzata in senso opposto alla corrente superficiale o comunque alla direzione del vento. Il materiale raccolto nel bicchiere raccoglitore sarà trasferito su due setacci (da 5 mm e 300 μm) e sciacquato, al fine di recuperare tutte le microplastiche. Le microplastiche vengono contate ed identificate per tipologia (granulo, pellet, foam, fibra, filamento, frammento, foglio) e colore (bianco, nero, rosso, blu, verde, altro colore).Per ogni colore va specificato se opaco o trasparente. Il protocollo di monitoraggio ed analisi dettagliato nell'Allegato V viene applicato sia alle acque costiere sia a quelle offshore. Frequenza di campionamento: - 2 volte l'anno acque costiere - 1 volte l'anno offshore
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C3) Parametro monitorato - rifiuti ingeriti da Caretta caretta: - (F0 %)= % di tartarughe che hanno ingerito rifiuti sul totale degli esemplari - (g)= quantità di rifiuti in grammi ingeriti Gli esemplari di Caretta caretta saranno sottoposti a necroscopia. L'analisi dei rifiuti negli esemplari di C. caretta verrà effettuata in laboratorio subito dopo il recupero degli organismi morti lungo le coste italiane o decedute presso i centri di recupero. Se l'analisi non potrà essere effettuata immediatamente, gli organismi dovranno essere congelati e conservati a -20°C fino al momento delle analisi. Al momento del campionamento sarà necessario attribuire un codice identificativo a ciascun esemplare ed annotare le informazioni riguardo l'area e il sito di ritrovamento (coordinate), la data del ritrovamento e del campionamento le misure biometriche. Una volta rimosso il piastrone è necessario isolare le tre diverse porzioni del tratto gastrointestinale (esofago, stomaco ed intestino) mediante delle fascette ed effettuare le analisi del contenuto stomacale (analisi delle tre porzioni del GI: esofago, stomaco, intestino). Lo scopo dei dati raccolti è quello di consentire una valutazione dell'abbondanza totale di rifiuti marini e l'identificazione delle principali categorie di rifiuti ingeriti dalle tartarughe marine e la quantità in grammi di rifiuti marini ingeriti.
Elemento che viene monitorato: Categoria di rifiuto D10C1. Vengono monitorati con visual census i macrorifiuti galleggianti con una delle tre dimensioni maggiore di 2,5 cm. La stazione di campionamento deve essere in prossimità della foce. Parametro monitorato: All'interno dello stesso fiume il parametro monitorato è la frequenza: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora. Per normalizzare il dato con altri fiumi il parametro diventa: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora/metro. Per uniformare con l'indicatore associato al programma di monitoraggio rifiuti galleggianti il dato viene anche restituito come densità: numero di oggetti (divisi per categoria)/km2 (considerando anche la velocità superficiale della corrente). Il programma di monitoraggio segue il protocollo RIMMEL (JRC): https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.py?N=simple&O=380&titre_page=RIMMEL con alcune lievi modifiche adattate a seguito delle esperienze della prima fase del progetto RIMMEL. Un osservatore si posiziona su un ponte o sulla riva in prossimità della foce e attraverso visual census registra tutti gli oggetti maggiori di 2.5 cm. All'inizio del monitoraggio viene definita la larghezza della striscia monitorata all'interno del fiume (metà della larghezza del fiume deve essere monitorata) e la velocità superficiale della corrente (basandosi sulla velocità degli oggetti che passano).
Il campionamento dei rifiuti spiaggiati viene effettuato all'interno di un unico transetto rappresentato da una striscia di spiaggia di 100 m. L' area di campionamento copre l'intera profondità della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o alla vegetazione e/o ai manufatti presenti. Devono essere monitorati tutti gli elementi visibili sull'arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm (lato più lungo). I mozziconi di sigaretta devono essere comunque considerati anche se di dimensioni inferiori. I dati sono riportati in una scheda di campo che comprende la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti più comuni (lista primaria) suddivise per materiale, la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti meno comuni (lista secondaria) suddivise per materiale, e uno spazio per la registrazione del numero di oggetti per categoria. Tutti gli oggetti monitorati devono essere raccolti e smaltiti , anche tramite il coordinamento con Enti e/o operatori autorizzati, attrezzati e preposti a tale rimozione. Frequenza di campionamento: 2 volte l'anno - dal 01 febbraio al 30 aprile (Primavera) - dal 01 ottobre al 31 dicembre (Autunno)
Metodo di campionamento/indagine: Il metodo di campionamento utilizzato si basa sulle metodologie sviluppate nell'ambito del progetto Interreg MED MEDSEALITTER e condiviso con il JRC per l'aggiornamento della litter guide per i monitoraggi della MSFD; per la lista degli oggetti viene fatto riferimento alle categorie nuove approvate in ambito technical sub-group MSFD (Joint List). Metodo di analisi: I transetti campionati vengono stratificati per area di interesse (a. sotto-regione; b. area buffer attorno a porti/distanza dalla costa; c. bacini). Per ogni 'unità geografica' vengono calcolate: 1) la densità come numero di oggetti su area indagata D = n/(w x L) con n: numero di oggetti osservati, w: larghezza (width) della striscia campionata, L: lunghezza del transetto (km); 2) la composizione come % di oggetti della specifica categoria sul totale oggetti campionati; 3) la distribuzione come densità di oggetti su cella di 10 km (MSFD grid). Il dato viene analizzato nel complesso dell'anno e su base stagionale. La restituzione è attraverso tabelle, istogrammi, grafici e mappe. Al fine di tracciare un quadro di riferimento più generale, si cercherà di utilizzare modelli matematici lagrangiani accoppiati a dati satellitari (prodotti Copernicus) per identificare le aree di accumulo.
L'esecuzione del programma "Rifiuti sul fondo” è associata ai diversi programmi di monitoraggio. Questo sarà effettuata tramite tecnologia ROV (Remotely Operated Underwater Vehicle), ovvero mediante veicoli operanti da remoto, per quanto riguarda i programmi del D1. Le indagini saranno eseguite in aree in cui è nota la presenza dei rispettivi habitat. Lungo transetti di lunghezza nota, verranno acquisiti e analizzati dati-immagine georeferenziati ad alta risoluzione (foto/video). Pertanto, i rifiuti saranno caratterizzati quali-quantitativamente tramite l'analisi delle immagini, senza il prelievo degli stessi. L'utilizzo del video per la quantificazione dei rifiuti marini permette, inoltre, di acquisire informazioni sugli impatti e il numero di individui bentonici eventualmente affetti, ottenendo così informazioni non conseguibili con altri metodi di indagine. Per quanto riguarda i rifiuti sul fondo di fondo mobile, il programma di monitoraggio viene svolto nell'ambito del programma MEDITS condotte attualmente all'interno della "Data Collection Framework DCF" (Programma di Raccolta Dati sulla pesca) reg. Consiglio Europeo n.199/2008, reg. Commissione Europea n.665/2008, Decisione Europea n. 949/2008 e n. 93/2010. Il campionamento interessa i fondi mobili strascicabili compresi tra 10 e 800 m, secondo un disegno statistico casuale stratificato come descritto nel protocollo MEDITS definito ad hoc per la standardizzazione delle procedure di raccolta dati per i rifiuti marini depositati sul fondo. Il parametro adottato per la stratificazione è la profondità, con i seguenti limiti batimetrici: 10, 50, 100, 200, 500 and 800 m. Irifiuti saranno raccolti, catalogati e contati. Non sarà possibile ottenere informazioni su eventuali impatti. Per il dettaglio delle metodologie da adottare si fa riferimento alle specifiche schede metodologiche allegate per ciascun programma associato. Frequenza di campionamento: - Biennale (ROV) - Annuale (MEDITS)
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C2) Parametro monitorato: micro particelle per m2 per forma e per colore Per il campionamento delle microplastiche nello strato superficiale della colonna d'acqua, viene utilizzata una rete di tipo "manta" (maglia di 330 μm) costruita appositamente per navigare nello strato superficiale della colonna d'acqua e campionare quindi entro lo strato interessato dal rimescolamento causato dal moto ondoso. Una volta in posizione nel punto di campionamento, la rete viene calata e trainata per 20 minuti lungo un percorso lineare, con velocità compresa tra 1 e 2 nodi in modo da permettere alla rete di filtrare l'acqua senza rigurgiti (avoidance). La cala di 20 minuti viene realizzata in senso opposto alla corrente superficiale o comunque alla direzione del vento. Il materiale raccolto nel bicchiere raccoglitore sarà trasferito su due setacci (da 5 mm e 300 μm) e sciacquato, al fine di recuperare tutte le microplastiche. Le microplastiche vengono contate ed identificate per tipologia (granulo, pellet, foam, fibra, filamento, frammento, foglio) e colore (bianco, nero, rosso, blu, verde, altro colore).Per ogni colore va specificato se opaco o trasparente. Il protocollo di monitoraggio ed analisi dettagliato nell'Allegato V viene applicato sia alle acque costiere sia a quelle offshore. Frequenza di campionamento - 2 volte l'anno acque costiere - 1 volte l'anno offshore
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C3) Parametro monitorato - rifiuti ingeriti da Caretta caretta: - (F0 %)= % di tartarughe che hanno ingerito rifiuti sul totale degli esemplari - (g)= quantità di rifiuti in grammi ingeriti Gli esemplari di Caretta caretta saranno sottoposti a necroscopia. L'analisi dei rifiuti negli esemplari di C. caretta verrà effettuata in laboratorio subito dopo il recupero degli organismi morti lungo le coste italiane o decedute presso i centri di recupero. Se l'analisi non potrà essere effettuata immediatamente, gli organismi dovranno essere congelati e conservati a -20°C fino al momento delle analisi. Al momento del campionamento sarà necessario attribuire un codice identificativo a ciascun esemplare ed annotare le informazioni riguardo l'area e il sito di ritrovamento (coordinate), la data del ritrovamento e del campionamento le misure biometriche. Una volta rimosso il piastrone è necessario isolare le tre diverse porzioni del tratto gastrointestinale (esofago, stomaco ed intestino) mediante delle fascette ed effettuare le analisi del contenuto stomacale (analisi delle tre porzioni del GI: esofago, stomaco, intestino). Lo scopo dei dati raccolti è quello di consentire una valutazione dell'abbondanza totale di rifiuti marini e l'identificazione delle principali categorie di rifiuti ingeriti dalle tartarughe marine e la quantità in grammi di rifiuti marini ingeriti.
Elemento che viene monitorato: Categoria di rifiuto D10C1. Vengono monitorati con visual census i macrorifiuti galleggianti con una delle tre dimensioni maggiore di 2,5 cm. La stazione di campionamento deve essere in prossimità della foce. Parametro monitorato: All'interno dello stesso fiume il parametro monitorato è la frequenza: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora. Per normalizzare il dato con altri fiumi il parametro diventa: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora/metro. Per uniformare con l'indicatore associato al programma di monitoraggio rifiuti galleggianti il dato viene anche restituito come densità: numero di oggetti (divisi per categoria)/km2 (considerando anche la velocità superficiale della corrente). Il programma di monitoraggio segue il protocollo RIMMEL (JRC): https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.py?N=simple&O=380&titre_page=RIMMEL con alcune lievi modifiche adattate a seguito delle esperienze della prima fase del progetto RIMMEL. Un osservatore si posiziona su un ponte o sulla riva in prossimità della foce e attraverso visual census registra tutti gli oggetti maggiori di 2.5 cm. All'inizio del monitoraggio viene definita la larghezza della striscia monitorata all'interno del fiume (metà della larghezza del fiume deve essere monitorata) e la velocità superficiale della corrente (basandosi sulla velocità degli oggetti che passano).
Il campionamento dei rifiuti spiaggiati viene effettuato all'interno di un unico transetto rappresentato da una striscia di spiaggia di 100 m. L' area di campionamento copre l'intera profondità della spiaggia, dalla battigia fino al sistema dunale o alla vegetazione e/o ai manufatti presenti. Devono essere monitorati tutti gli elementi visibili sull'arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm (lato più lungo). I mozziconi di sigaretta devono essere comunque considerati anche se di dimensioni inferiori. I dati sono riportati in una scheda di campo che comprende la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti più comuni (lista primaria) suddivise per materiale, la lista dei codici e il nome delle categorie dei rifiuti meno comuni (lista secondaria) suddivise per materiale, e uno spazio per la registrazione del numero di oggetti per categoria. Tutti gli oggetti monitorati devono essere raccolti e smaltiti , anche tramite il coordinamento con Enti e/o operatori autorizzati, attrezzati e preposti a tale rimozione. Frequenza di campionamento: 2 volte l'anno - dal 01 febbraio al 30 aprile (Primavera) - dal 01 ottobre al 31 dicembre (Autunno)
Metodo di campionamento/indagine: Il metodo di campionamento utilizzato si basa sulle metodologie sviluppate nell'ambito del progetto Interreg MED MEDSEALITTER e condiviso con il JRC per l'aggiornamento della litter guide per i monitoraggi della MSFD; per la lista degli oggetti viene fatto riferimento alle categorie nuove approvate in ambito technical sub-group MSFD (Joint List). Metodo di analisi: I transetti campionati vengono stratificati per area di interesse (a. sotto-regione; b. area buffer attorno a porti/distanza dalla costa; c. bacini). Per ogni 'unità geografica' vengono calcolate: 1) la densità come numero di oggetti su area indagata D = n/(w x L) con n: numero di oggetti osservati, w: larghezza (width) della striscia campionata, L: lunghezza del transetto (km); 2) la composizione come % di oggetti della specifica categoria sul totale oggetti campionati; 3) la distribuzione come densità di oggetti su cella di 10 km (MSFD grid). Il dato viene analizzato nel complesso dell'anno e su base stagionale. La restituzione è attraverso tabelle, istogrammi, grafici e mappe. Al fine di tracciare un quadro di riferimento più generale, si cercherà di utilizzare modelli matematici lagrangiani accoppiati a dati satellitari (prodotti Copernicus) per identificare le aree di accumulo.
L'esecuzione del programma "Rifiuti sul fondo” è associata ai diversi programmi di monitoraggio. Questo sarà effettuata tramite tecnologia ROV (Remotely Operated Underwater Vehicle), ovvero mediante veicoli operanti da remoto, per quanto riguarda i programmi del D1. Le indagini saranno eseguite in aree in cui è nota la presenza dei rispettivi habitat. Lungo transetti di lunghezza nota, verranno acquisiti e analizzati dati-immagine georeferenziati ad alta risoluzione (foto/video). Pertanto, i rifiuti saranno caratterizzati quali-quantitativamente tramite l'analisi delle immagini, senza il prelievo degli stessi. L'utilizzo del video per la quantificazione dei rifiuti marini permette, inoltre, di acquisire informazioni sugli impatti e il numero di individui bentonici eventualmente affetti, ottenendo così informazioni non conseguibili con altri metodi di indagine. Per quanto riguarda i rifiuti sul fondo di fondo mobile, il programma di monitoraggio viene svolto nell'ambito del programma MEDITS condotte attualmente all'interno della "Data Collection Framework DCF" (Programma di Raccolta Dati sulla pesca) reg. Consiglio Europeo n.199/2008, reg. Commissione Europea n.665/2008, Decisione Europea n. 949/2008 e n. 93/2010. Il campionamento interessa i fondi mobili strascicabili compresi tra 10 e 800 m, secondo un disegno statistico casuale stratificato come descritto nel protocollo MEDITS definito ad hoc per la standardizzazione delle procedure di raccolta dati per i rifiuti marini depositati sul fondo. Il parametro adottato per la stratificazione è la profondità, con i seguenti limiti batimetrici: 10, 50, 100, 200, 500 and 800 m. Irifiuti saranno raccolti, catalogati e contati. Non sarà possibile ottenere informazioni su eventuali impatti. Per il dettaglio delle metodologie da adottare si fa riferimento alle specifiche schede metodologiche allegate per ciascun programma associato. Frequenza di campionamento: - Biennale (ROV) - Annuale (MEDITS)
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C2) Parametro monitorato: micro particelle per m2 per forma e per colore Per il campionamento delle microplastiche nello strato superficiale della colonna d'acqua, viene utilizzata una rete di tipo "manta" (maglia di 330 μm) costruita appositamente per navigare nello strato superficiale della colonna d'acqua e campionare quindi entro lo strato interessato dal rimescolamento causato dal moto ondoso. Una volta in posizione nel punto di campionamento, la rete viene calata e trainata per 20 minuti lungo un percorso lineare, con velocità compresa tra 1 e 2 nodi in modo da permettere alla rete di filtrare l'acqua senza rigurgiti (avoidance). La cala di 20 minuti viene realizzata in senso opposto alla corrente superficiale o comunque alla direzione del vento. Il materiale raccolto nel bicchiere raccoglitore sarà trasferito su due setacci (da 5 mm e 300 μm) e sciacquato, al fine di recuperare tutte le microplastiche. Le microplastiche vengono contate ed identificate per tipologia (granulo, pellet, foam, fibra, filamento, frammento, foglio) e colore (bianco, nero, rosso, blu, verde, altro colore).Per ogni colore va specificato se opaco o trasparente. Il protocollo di monitoraggio ed analisi dettagliato nell'Allegato V viene applicato sia alle acque costiere sia a quelle offshore. Frequenza di campionamento - 2 volte l'anno acque costiere - 1 volte l'anno offshore
Elemento che viene monitorato: categoria di rifiuto (D10C3) Parametro monitorato - rifiuti ingeriti da Caretta caretta: - (F0 %)= % di tartarughe che hanno ingerito rifiuti sul totale degli esemplari - (g)= quantità di rifiuti in grammi ingeriti Gli esemplari di Caretta caretta saranno sottoposti a necroscopia. L'analisi dei rifiuti negli esemplari di C. caretta verrà effettuata in laboratorio subito dopo il recupero degli organismi morti lungo le coste italiane o decedute presso i centri di recupero. Se l'analisi non potrà essere effettuata immediatamente, gli organismi dovranno essere congelati e conservati a -20°C fino al momento delle analisi. Al momento del campionamento sarà necessario attribuire un codice identificativo a ciascun esemplare ed annotare le informazioni riguardo l'area e il sito di ritrovamento (coordinate), la data del ritrovamento e del campionamento le misure biometriche. Una volta rimosso il piastrone è necessario isolare le tre diverse porzioni del tratto gastrointestinale (esofago, stomaco ed intestino) mediante delle fascette ed effettuare le analisi del contenuto stomacale (analisi delle tre porzioni del GI: esofago, stomaco, intestino). Lo scopo dei dati raccolti è quello di consentire una valutazione dell'abbondanza totale di rifiuti marini e l'identificazione delle principali categorie di rifiuti ingeriti dalle tartarughe marine e la quantità in grammi di rifiuti marini ingeriti.
Elemento che viene monitorato: Categoria di rifiuto D10C1. Vengono monitorati con visual census i macrorifiuti galleggianti con una delle tre dimensioni maggiore di 2,5 cm. La stazione di campionamento deve essere in prossimità della foce. Parametro monitorato: All'interno dello stesso fiume il parametro monitorato è la frequenza: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora. Per normalizzare il dato con altri fiumi il parametro diventa: Numero di oggetti (divisi per categoria)/ora/metro. Per uniformare con l'indicatore associato al programma di monitoraggio rifiuti galleggianti il dato viene anche restituito come densità: numero di oggetti (divisi per categoria)/km2 (considerando anche la velocità superficiale della corrente). Il programma di monitoraggio segue il protocollo RIMMEL (JRC): https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.py?N=simple&O=380&titre_page=RIMMEL con alcune lievi modifiche adattate a seguito delle esperienze della prima fase del progetto RIMMEL. Un osservatore si posiziona su un ponte o sulla riva in prossimità della foce e attraverso visual census registra tutti gli oggetti maggiori di 2.5 cm. All'inizio del monitoraggio viene definita la larghezza della striscia monitorata all'interno del fiume (metà della larghezza del fiume deve essere monitorata) e la velocità superficiale della corrente (basandosi sulla velocità degli oggetti che passano).
Features
Litter in the environment
Litter in the environment
Litter in the environment
Micro-litter in the environment
Litter and micro-litter in species
Litter in the environment
Litter in the environment
Litter in the environment
Litter in the environment
Micro-litter in the environment
Litter and micro-litter in species
Litter in the environment
Litter in the environment
Litter in the environment
Litter in the environment
Micro-litter in the environment
Litter and micro-litter in species
Litter in the environment
Elements
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Chemicals
  • Cloth/textile
  • Food waste
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
  • Artificial polymer materials
  • Other materials
  • Artificial polymer materials
  • Other materials
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Chemicals
  • Cloth/textile
  • Food waste
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
  • Artificial polymer materials
  • Artificial polymer materials
  • Other materials
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Chemicals
  • Cloth/textile
  • Food waste
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
  • Artificial polymer materials
  • Other materials
  • Artificial polymer materials
  • Artificial polymer materials
  • Cloth/textile
  • Glass/ceramics
  • Metal
  • Other materials
  • Paper/cardboard
  • Processed/worked wood
  • Rubber
  • Undefined
GES criteria
D10C1
D10C1
D10C1
D10C2
D10C3
D10C1
D10C1
D10C1
D10C1
D10C2
D10C3
D10C1
D10C1
D10C1
D10C1
D10C2
D10C3
D10C1
Parameters
  • Amount on coastline
  • Amount on water surface
  • Amount on seabed
  • Amount on water surface
  • Mass
  • Amount on water surface
  • Amount on coastline
  • Amount on water surface
  • Amount on seabed
  • Amount on water surface
  • Mass
  • Amount on water surface
  • Amount on coastline
  • Amount on water surface
  • Amount on seabed
  • Amount on water surface
  • Mass
  • Amount on water surface
Parameter Other
Spatial scope
  • Terrestrial part of MS
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Continental shelf (beyond EEZ)
  • EEZ (or similar)
  • Territorial waters
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Territorial waters
  • Terrestrial part of MS
  • Transitional waters (WFD)
  • Terrestrial part of MS
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Continental shelf (beyond EEZ)
  • EEZ (or similar)
  • Territorial waters
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Territorial waters
  • Terrestrial part of MS
  • Transitional waters (WFD)
  • Terrestrial part of MS
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Continental shelf (beyond EEZ)
  • EEZ (or similar)
  • Territorial waters
  • Beyond MS Marine Waters
  • Territorial waters
  • Territorial waters
  • Terrestrial part of MS
  • Transitional waters (WFD)
Marine reporting units
  • IT-AS-0001
  • IT-AS-0001
  • IT-AS-0001
  • IT-AS-0001
  • IT-AS-0001
  • IT-AS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-ISCMS-0001
  • IT-WMS-0001
  • IT-WMS-0001
  • IT-WMS-0001
  • IT-WMS-0001
  • IT-WMS-0001
  • IT-WMS-0001
Temporal scope (start date - end date)
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
2021-2026
Monitoring frequency
Other
2-monthly
Yearly
Yearly
One-off
Other
Other
2-monthly
Yearly
Yearly
One-off
Other
Other
2-monthly
Yearly
Yearly
One-off
Other
Monitoring type
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling coastal
  • In-situ sampling offshore
  • In-situ sampling land/beach
  • In-situ sampling coastal
Monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
  • Other monitoring method
Monitoring method other
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
Protocollo RIMMEL (JRC) - https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.pyN=simple&O=380&titre_page=RIMMEL http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
Protocollo RIMMEL (JRC) - https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.pyN=simple&O=380&titre_page=RIMMEL http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
Protocollo RIMMEL (JRC) - https://mcc.jrc.ec.europa.eu/main/dev.pyN=simple&O=380&titre_page=RIMMEL http://groupware.sinanet.isprambiente.it/strategia-marina/library/programmi-monitoraggio-ii-ciclo-2021-2026-21.05.2020/d10_nuovi_programmi_monitoraggio_2021-2026_21.05.2020
Quality control
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazione/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data...) valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc,...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo,
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazione/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data...) valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc,...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazione/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data...) valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc,...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
Data management
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, ...), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc...), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc...). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
Data access
Related indicator/name
Contact
References