Member State report / Art11 / 2020 / D3 / Italy / Mediterranean: Western Mediterranean Sea
Report type | Member State report to Commission |
MSFD Article | Art. 11 Monitoring programmes (and Art. 17 updates) |
Report due | 2020-10-15 |
GES Descriptor | D3 Commercial fish and shellfish |
Member State | Italy |
Region/subregion | Mediterranean: Western Mediterranean Sea |
Reported by | ISPRA - Italian National Institute for Environmental Protection and Research |
Report date | 2020-10-13 |
Report access |
Descriptor |
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Monitoring strategy description |
La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
|
La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
|
La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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La strategia di monitoraggio per il Descrittore 3 è stata concepita al fine di permettere di rispondere in modo pertinente al futuro ciclo di valutazione in relazione al raggiungimento del GES, tenendo anche in considerazione uno spettro di indicatori/criteri legati direttamente alla pesca come fonte di pressione ma afferenti anche ad altri Descrittori (in particolare biodiversità, reti trofiche e integrità del fondale marino).
Nel complesso, va rilevato che la strategia di monitoraggio, al fine di essere efficiente ed efficace, necessita del consolidamento del rapporto di collaborazione e sinergia con i monitoraggi condotti nell’ambito del Piano di Lavoro Nazionale per la Raccolta di Dati Alieutici (PNRDA) sviluppato nel contesto dell’EUMAP dal MIPAAF, al fine di favorire la condivisione di dati raccolti e metodiche di analisi dei dati, oltre che per la possibile integrazione delle attività di raccolta dati, inclusa la raccolta di campioni che possano contribuire al popolamento degli indicatori selezionati al fine della valutazione del raggiungimento del GES e dei target ambientali.
In tal senso, nell’ambito dell’estensione della presente strategia di monitoraggio, e dei relativi piani di monitoraggio, si è inteso considerare le fonti di dati provenienti dal PNRDA ove già presenti, presentando ulteriori monitoraggi mche potranno essere attivati al fine di raccogliere dati integrativi o nuovi rispetto a quanto già previsto e finanziato nell’ambito del PNRDA.
Vengono inoltre incluse nel programma di monitoraggio alcune attività finalizzate al consolidamento di approcci metodologici e analitici che valorizzino i dati raccolti al fine della determinazione di soglie per la valutazione del GES, insieme alla valutazione di metodi di integrazione dai livelli locali al livello subregionale.
I programmi di monitoraggio associati al Descrittore 3 che verranno poi descritti nel dettaglio, per sottoregione, al paragrafo 6 includono:
- il monitoraggio a supporto della definizione della Taglia minima dei Selaci commerciali (MADIT-D03-01, MWEIT-D03-01, MICIT-D03-01);
- la caratterizzazione della pressione di pesca (MADIT-D03-02, MWEIT-D03-02, MICIT-D03-02);
- la raccolta di dati fishery dependentin particolare per la caratterizzazione del bycatch di specie ittiche e specie di valore conservazionistico (MADIT-D03-03, MWEIT-D03-03, MICIT-D03-03);
- lo sviluppo e test di indicatori D3 da applicare a specie di ridotto valore commerciale o specie vulnerabili (MADIT-D03
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Coverage of GES criteria |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
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Adequate monitoring was in place in 2014 |
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Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Adequate monitoring was in place in 2014 |
Gaps and plans |
T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.4 - Entro il 2020 è regolamentata la Taglia Minima di Sbarco (“Minimum Landing Size”) dei selaci commerciali. Adequate monitoring is in place by July 2020
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T3.1 - Per tutte le specie bersaglio sfruttate dalla pesca commerciale soggette a piani di gestione nazionali e internazionali soggette a valutazioni analitiche, unitamente alle principali specie di piccoli pelagici (acciughe e sardine), che presentano attualmente mortalità da pesca superiore al relativo limite di riferimento sostenibile, stimato tenendo conto di un “margine precauzionale” basato sui livelli di incertezza, misurata statisticamente o empiricamente (e.g. approccio dei percentili), è ridotta, entro il 2020, la mortalità da pesca corrente (Fcurr) o “l’exploitation rate” (E) in accordo con quanto è definito dai Piani di Gestione Pluriennale della PCP, i cui obiettivi sono di riportare entro il 2020 gli stock in condizioni di sostenibilità. Adequate monitoring is in place by July 2014
T3.2 - Entro il 2020 è ridotto l’impatto ed è aumentata la conoscenza degli effetti sulle risorse ittiche e la biodiversità della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (“IUU fishing”), anche attraverso l’implementazione a livello nazionale del Reg. 1005/2008 per il contrasto della IUUF. Adequate monitoring is in place by July 2020
T3.3 - Entro il 2020 è predisposta una regolamentazione della pesca ricreativa nelle acque marine italiane ed è effettuata una prima valutazione del suo impatto. Adequate monitoring is in place by July 2020
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Programme code |
MADIT-D03-01 |
MADIT-D03-02 |
MADIT-D03-03 |
MADIT-D03-04 |
MADIT-D03-04 |
MADIT-D03-04 |
MADIT-D03-05 |
MADIT-D03-05 |
MADIT-D03-05 |
MADIT-D03-06 |
MADIT-D03-06 |
MADIT-D03-06 |
MICIT-D03-01 |
MICIT-D03-02 |
MICIT-D03-03 |
MICIT-D03-04 |
MICIT-D03-04 |
MICIT-D03-04 |
MICIT-D03-05 |
MICIT-D03-05 |
MICIT-D03-05 |
MICIT-D03-06 |
MICIT-D03-06 |
MICIT-D03-06 |
MWEIT-D03-01 |
MWEIT-D03-02 |
MWEIT-D03-03 |
MWEIT-D03-04 |
MWEIT-D03-04 |
MWEIT-D03-04 |
MWEIT-D03-05 |
MWEIT-D03-05 |
MWEIT-D03-05 |
MWEIT-D03-06 |
MWEIT-D03-06 |
MWEIT-D03-06 |
Programme name |
Taglia minima dei selaci |
Caratterizzazione pressione di pesca |
Raccolta dati fishery dependent |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Taglia minima dei selaci |
Caratterizzazione pressione di pesca |
Raccolta dati fishery dependent |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Taglia minima dei selaci |
Caratterizzazione pressione di pesca |
Raccolta dati fishery dependent |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Sviluppo e test di indicatori D3/D1 |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU) |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Monitoraggio della pesca ricreativa |
Update type |
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Old programme codes |
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Programme description |
I selaci sono tra i gruppi di specie dell’ecosistema marino a maggior rischio: tale vulnerabilità è dovuta alle specifiche caratteristiche biologiche quali la taglia di prima maturità raggiunta dopo molti anni, la bassa fecondità e il basso tasso di riproduzione.
Oggi nel Mediterraneo la pesca di questi pesci include sia la cattura a scopi commerciali che la cattura accessoria, con impatti che possono essere differenti a seconda delle specie e della tipologia della fonte di mortalità.
Obiettivo del precedente programma di monitoraggio (2018-2020) è stata la predisposizione di una proposta di Taglia Minima di Sbarco (taglia minima di conservazione, MCS) per una selezione di selaci commerciali (appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, e Raja). Gli approfondimenti hanno riguardato in particolare la valutazione sperimentale della sopravvivenza post cattura, in particolare per gli organismi giovanili, a seguito di re-immissione in mare, unitamente alla raccolta di dati relativi alla taglia di maturità e ad applicazioni modellistiche.
Il programma di monitoraggio 2021-2026 prevede il consolidamento delle attività preliminari ad altri generi, e l’estensione della valutazione della sopravvivenza dei selaci commerciali rigettati nell’attività di pesca (es. Squalus blainville, Prionace glauca, altre specie di rajformi) al fine di valutare l’opportunità dell’introduzione della MCS e, in caso affermativo, per la stima della stessa. Sulla base dei risultati degli studi attualmente in corso (Sottoprogramma 3.2A, condotto nel 2020) sarà possibile integrare/rivedere la lista delle specie da considerare per l’introduzione/estensione della MCS.
Tali attività avranno natura sperimentale e anche modellistica capitalizzando e proseguendo gli studi già condotti al fine di valutare il potenziale effetto delle misure di introduzione di MCS sulle popolazioni in oggetto. In particolare sono di seguito elencate le principali linee di attività:
- consolidamento della stima di sopravvivenza post-cattura (a seguito di re-immissione in mare);
- analisi sperimentale e bibliografica di dati di distribuzione di frequenza di lunghezza (LFD), taglia di maturità sessale, analisi dei dati cattura, per le specie di selaci selezionate in relazione alle risultanze del precedente piano di monitoraggio 2018-2020;
- analisi costi-benefici (se necessario anche con supporto modellistico) per valutare implicazioni ed efficacia potenziale di valori alternativi di MCS.
La lista delle sp
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Il programma di monitoraggio è definito nell’ambito della valutazione della distribuzione spazio-temporale della pressione esercitata dalla pesca commerciale nell’ambito del Descrittore 3 (Estrazione selettiva di specie).
Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati provenienti dall’Automatic Identification System (AIS) e dal Vessel Monitoring System (VMS) e la loro elaborazione/integrazione al fine della stima dell’andamento annuale dello sforzo di pesca per tutti i principali métier presenti nella sottoregione. La metodologia, approccio e le attività sono integrate con i programmi di monitoraggio D06-02 per le tre sottoregioni nazionali.
In particolare sulla base dei risultati e delle esperienze maturate durante il precedente programma (2018-2020) saranno consolidate le seguenti linee di attività:
-sviluppo e test di metodi di integrazione dei dati satellitari VMS (Vessel Monitoring System) e AIS (Automatic Identification System);
-stima della pressione esercitata dai segmenti attualmente sottorappresentati in termini di disponibilità di dati (draghe idrauliche, piccolo strascico, piccola pesca).
L’insieme delle attività permetterà di restituire l’analisi spazio-temporale dello sforzo di pesca andando a integrare e proseguire le serie storiche precedentemente acquisite con l’elaborazione di mappe annuali/mensili su celle 1Km * 1Km. Inoltre permetterà di disporre di mappe ad alta risoluzione della distribuzione dello sforzo di pesca, soprattutto in relazione alla presenza di habitat sensibili.
Congiuntamente a queste attività, tenuto conto anche del possibile cambiamento nella futura disponibilità di dati (es. possibile aumento frequenza e/o estensione strumentazione a imbarcazioni di piccola dimensione, ivi incluse le draghe idrauliche) si procederà allo sviluppo e consolidamento di indicatori univariati di pressione di sintesi.
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Il programma prevede la messa a sistema e l’integrazione dei dati relativi al bycatch delle specie ittiche di interesse dei Descrittori 3 e 1 (in particolare selaci) al fine del consolidamento della stima del tasso di catture accessorie per i principali métier nazionali (strascico, parangali, reti da posta). Verranno analizzati i dati raccolti in ambito del PNRDA per specie di valore commerciale e conservazionistico, e saranno considerati anche ulteriori fonti di dati locali relativi a specifici métier o attrezzi o aree (inclusi dati provenienti da letteratura, e altri progetti regionali, nazionali ed internazionali, tra i quali ad es. progetti finanziati dal FEAMP), al fine del contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch). Tale attività potrà permettere anche la raccolta e messa a sistema di dati relativi ad altri gruppi di interesse conservazionistico (mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini) per la stima del medesimo criterio D1C1, attività che sarà svolta in diretta collaborazione con gli esperti di tale Descrittore.
I dati contribuiranno inoltre alla stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche (pesci e cefalopodi). In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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I selaci sono tra i gruppi di specie dell’ecosistema marino a maggior rischio: tale vulnerabilità è dovuta alle specifiche caratteristiche biologiche quali la taglia di prima maturità raggiunta dopo molti anni, la bassa fecondità e il basso tasso di riproduzione.
Oggi nel Mediterraneo la pesca di questi pesci include sia la cattura a scopi commerciali che la cattura accessoria, con impatti che possono essere differenti a seconda delle specie e della tipologia della fonte di mortalità.
Obiettivo del precedente programma di monitoraggio (2018-2020) è stata la predisposizione di una proposta di Taglia Minima di Sbarco (taglia minima di conservazione, MCS) per una selezione di selaci commerciali (appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, e Raja). Gli approfondimenti hanno riguardato in particolare la valutazione sperimentale della sopravvivenza post cattura, in particolare per gli organismi giovanili, a seguito di re-immissione in mare, unitamente alla raccolta di dati relativi alla taglia di maturità e ad applicazioni modellistiche.
Il programma di monitoraggio 2021-2026 prevede il consolidamento delle attività preliminari ad altri generi, e l’estensione della valutazione della sopravvivenza dei selaci commerciali rigettati nell’attività di pesca (es. Squalus blainville, Prionace glauca, altre specie di rajformi) al fine di valutare l’opportunità dell’introduzione della MCS e, in caso affermativo, per la stima della stessa. Sulla base dei risultati degli studi attualmente in corso (Sottoprogramma 3.2A, condotto nel 2020) sarà possibile integrare/rivedere la lista delle specie da considerare per l’introduzione/estensione della MCS.
Tali attività avranno natura sperimentale e anche modellistica capitalizzando e proseguendo gli studi già condotti al fine di valutare il potenziale effetto delle misure di introduzione di MCS sulle popolazioni in oggetto. In particolare sono di seguito elencate le principali linee di attività:
- consolidamento della stima di sopravvivenza post-cattura (a seguito di re-immissione in mare);
- analisi sperimentale e bibliografica di dati di distribuzione di frequenza di lunghezza (LFD), taglia di maturità sessale, analisi dei dati cattura, per le specie di selaci selezionate in relazione alle risultanze del precedente piano di monitoraggio 2018-2020;
- analisi costi-benefici (se necessario anche con supporto modellistico) per valutare implicazioni ed efficacia potenziale di valori alternativi di MCS.
La lista delle sp
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Il programma di monitoraggio è definito nell’ambito della valutazione della distribuzione spazio-temporale della pressione esercitata dalla pesca commerciale nell’ambito del Descrittore 3 (Estrazione selettiva di specie).
Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati provenienti dall’Automatic Identification System (AIS) e dal Vessel Monitoring System (VMS) e la loro elaborazione/integrazione al fine della stima dell’andamento annuale dello sforzo di pesca per tutti i principali métier presenti nella sottoregione. La metodologia, approccio e le attività sono integrate con i programmi di monitoraggio D06-02 per le tre sottoregioni nazionali.
In particolare sulla base dei risultati e delle esperienze maturate durante il precedente programma (2018-2020) saranno consolidate le seguenti linee di attività:
-sviluppo e test di metodi di integrazione dei dati satellitari VMS (Vessel Monitoring System) e AIS (Automatic Identification System);
-stima della pressione esercitata dai segmenti attualmente sottorappresentati in termini di disponibilità di dati (draghe idrauliche, piccolo strascico, piccola pesca).
L’insieme delle attività permetterà di restituire l’analisi spazio-temporale dello sforzo di pesca andando a integrare e proseguire le serie storiche precedentemente acquisite con l’elaborazione di mappe annuali/mensili su celle 1Km * 1Km. Inoltre permetterà di disporre di mappe ad alta risoluzione della distribuzione dello sforzo di pesca, soprattutto in relazione alla presenza di habitat sensibili.
Congiuntamente a queste attività, tenuto conto anche del possibile cambiamento nella futura disponibilità di dati (es. possibile aumento frequenza e/o estensione strumentazione a imbarcazioni di piccola dimensione, ivi incluse le draghe idrauliche) si procederà allo sviluppo e consolidamento di indicatori univariati di pressione di sintesi.
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Il programma prevede la messa a sistema e l’integrazione dei dati relativi al bycatch delle specie ittiche di interesse dei Descrittori 3 e 1 (in particolare selaci) al fine del consolidamento della stima del tasso di catture accessorie per i principali métier nazionali (strascico, parangali, reti da posta). Verranno analizzati i dati raccolti in ambito del PNRDA per specie di valore commerciale e conservazionistico, e saranno considerati anche ulteriori fonti di dati locali relativi a specifici métier o attrezzi o aree (inclusi dati provenienti da letteratura, e altri progetti regionali, nazionali ed internazionali, tra i quali ad es. progetti finanziati dal FEAMP), al fine del contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch). Tale attività potrà permettere anche la raccolta e messa a sistema di dati relativi ad altri gruppi di interesse conservazionistico (mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini) per la stima del medesimo criterio D1C1, attività che sarà svolta in diretta collaborazione con gli esperti di tale Descrittore.
I dati contribuiranno inoltre alla stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche (pesci e cefalopodi). In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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I selaci sono tra i gruppi di specie dell’ecosistema marino a maggior rischio: tale vulnerabilità è dovuta alle specifiche caratteristiche biologiche quali la taglia di prima maturità raggiunta dopo molti anni, la bassa fecondità e il basso tasso di riproduzione.
Oggi nel Mediterraneo la pesca di questi pesci include sia la cattura a scopi commerciali che la cattura accessoria, con impatti che possono essere differenti a seconda delle specie e della tipologia della fonte di mortalità.
Obiettivo del precedente programma di monitoraggio (2018-2020) è stata la predisposizione di una proposta di Taglia Minima di Sbarco (taglia minima di conservazione, MCS) per una selezione di selaci commerciali (appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, e Raja). Gli approfondimenti hanno riguardato in particolare la valutazione sperimentale della sopravvivenza post cattura, in particolare per gli organismi giovanili, a seguito di re-immissione in mare, unitamente alla raccolta di dati relativi alla taglia di maturità e ad applicazioni modellistiche.
Il programma di monitoraggio 2021-2026 prevede il consolidamento delle attività preliminari ad altri generi, e l’estensione della valutazione della sopravvivenza dei selaci commerciali rigettati nell’attività di pesca (es. Squalus blainville, Prionace glauca, altre specie di rajformi) al fine di valutare l’opportunità dell’introduzione della MCS e, in caso affermativo, per la stima della stessa. Sulla base dei risultati degli studi attualmente in corso (Sottoprogramma 3.2A, condotto nel 2020) sarà possibile integrare/rivedere la lista delle specie da considerare per l’introduzione/estensione della MCS.
Tali attività avranno natura sperimentale e anche modellistica capitalizzando e proseguendo gli studi già condotti al fine di valutare il potenziale effetto delle misure di introduzione di MCS sulle popolazioni in oggetto. In particolare sono di seguito elencate le principali linee di attività:
- consolidamento della stima di sopravvivenza post-cattura (a seguito di re-immissione in mare);
- analisi sperimentale e bibliografica di dati di distribuzione di frequenza di lunghezza (LFD), taglia di maturità sessale, analisi dei dati cattura, per le specie di selaci selezionate in relazione alle risultanze del precedente piano di monitoraggio 2018-2020;
- analisi costi-benefici (se necessario anche con supporto modellistico) per valutare implicazioni ed efficacia potenziale di valori alternativi di MCS.
La lista delle sp
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Il programma di monitoraggio è definito nell’ambito della valutazione della distribuzione spazio-temporale della pressione esercitata dalla pesca commerciale nell’ambito del Descrittore 3 (Estrazione selettiva di specie).
Il monitoraggio prevede l’acquisizione di dati provenienti dall’Automatic Identification System (AIS) e dal Vessel Monitoring System (VMS) e la loro elaborazione/integrazione al fine della stima dell’andamento annuale dello sforzo di pesca per tutti i principali métier presenti nella sottoregione. La metodologia, approccio e le attività sono integrate con i programmi di monitoraggio D06-02 per le tre sottoregioni nazionali.
In particolare sulla base dei risultati e delle esperienze maturate durante il precedente programma (2018-2020) saranno consolidate le seguenti linee di attività:
-sviluppo e test di metodi di integrazione dei dati satellitari VMS (Vessel Monitoring System) e AIS (Automatic Identification System);
-stima della pressione esercitata dai segmenti attualmente sottorappresentati in termini di disponibilità di dati (draghe idrauliche, piccolo strascico, piccola pesca).
L’insieme delle attività permetterà di restituire l’analisi spazio-temporale dello sforzo di pesca andando a integrare e proseguire le serie storiche precedentemente acquisite con l’elaborazione di mappe annuali/mensili su celle 1Km * 1Km. Inoltre permetterà di disporre di mappe ad alta risoluzione della distribuzione dello sforzo di pesca, soprattutto in relazione alla presenza di habitat sensibili.
Congiuntamente a queste attività, tenuto conto anche del possibile cambiamento nella futura disponibilità di dati (es. possibile aumento frequenza e/o estensione strumentazione a imbarcazioni di piccola dimensione, ivi incluse le draghe idrauliche) si procederà allo sviluppo e consolidamento di indicatori univariati di pressione di sintesi.
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Il programma prevede la messa a sistema e l’integrazione dei dati relativi al bycatch delle specie ittiche di interesse dei Descrittori 3 e 1 (in particolare selaci) al fine del consolidamento della stima del tasso di catture accessorie per i principali métier nazionali (strascico, parangali, reti da posta). Verranno analizzati i dati raccolti in ambito del PNRDA per specie di valore commerciale e conservazionistico, e saranno considerati anche ulteriori fonti di dati locali relativi a specifici métier o attrezzi o aree (inclusi dati provenienti da letteratura, e altri progetti regionali, nazionali ed internazionali, tra i quali ad es. progetti finanziati dal FEAMP), al fine del contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch). Tale attività potrà permettere anche la raccolta e messa a sistema di dati relativi ad altri gruppi di interesse conservazionistico (mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini) per la stima del medesimo criterio D1C1, attività che sarà svolta in diretta collaborazione con gli esperti di tale Descrittore.
I dati contribuiranno inoltre alla stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche (pesci e cefalopodi). In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede il consolidamento finale degli approcci alla stima del Descrittore 3 in particolare per “data poor stocks” ed in relazione alle specie di valore conservazionistico o comunque non obiettivo principale delle attività di pesca, anche a sostegno delle analisi dei criteri del Descrittore 1. In particolare per le specie ittiche, oltre all’analisi di dati relativi alle specie commerciali e da trawl survey per caratterizzare i criteri del descrittore 3, verranno analizzati dati raccolti in ambito DCF per specie di valore conservazionistico, al fine del loro contributo alla stima di indicatori della tipologia D1C1 (tasso di cattura in forma di bycatch), e per la stima di indicatori per gli altri criteri D1 quando riferiti a specie ittiche e a cefalopodi. In tal senso l’attività prevista è da considerarsi integrata o comunque funzionale a permettere di caratterizzare lo stato di specie ittiche e cefalopodi in modo consistente con gli obiettivi del “Programma di monitoraggio Pesci e Cefalopodi (Pesci demersali, Pesci pelagici, Pesci profondi, Cefalopodi costieri e della piattaforma continentale)” del Descrittore 1.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il programma prevede l’analisi e sistematizzazione dei dati provenienti da attività di contrasto alla pesca IUU e al fine della stima della consistenza di tale fenomeno, della sua evoluzione a livello spaziale e temporale, e della valutazione degli effetti potenziali effetti sulle risorse commerciali e sull’ambiente marino.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Il Programma di monitoraggio per la pesca ricreativa è definito al fine di caratterizzare e valutare la consistenza e l’impatto della pesca ricreativa nel contesto italiano, distinguendo tra pesca da terra, pesca subacquea e pesca da unità da diporto. Tale monitoraggio è considerato strategico al fine del conseguimento degli obiettivi relativi al Descrittore D3, data la possibile interazione della pesca ricreativa sulle risorse sfruttate commercialmente dalla pesca. A tal proposito tra le attività che riguardano la caratterizzazione e quantificazione del comparto un focus specifico sarà relativo alla stima delle pressioni e del possibile impatto di questa attività sulle risorse ittiche, sul fondale marino e sulle possibili interazioni ed interferenze con le altre attività quali la pesca professionale, il traffico marittimo, turismo, etc. Inoltre, si segnala che le attività previste saranno svolte in modo sinergico e consistente con quelle previste dai sottoprogrammi relativi ai Pesci costieri MADIT-D01-04, MWEIT-D01-04, MICIT-D01-04 al fine di permettere integrazione e comparabilità delle stime della consistenza della pesca ricreativa a livello regionale e nazionale con quelle locali sviluppate nell’ambito di tale sottoprogramma.
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Monitoring purpose |
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Other policies and conventions |
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Regional cooperation - coordinating body |
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Regional cooperation - countries involved |
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Regional cooperation - implementation level |
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Monitoring details |
Elemento che viene monitorato:
Specie selezionate di selaci, all’interno di “Fish all” (D3), appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, oltre a Squalus blainville, Prionace glauca e specie selezionate di Raja.
Parametro monitorato.
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio in mare
Taglia di maturità sessuale
Distribuzione di frequenza di lunghezza in specifiche attività di pesca
Protocollo di monitoraggio.
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie.
Frequenza di campionamento.
Il campionamento viene declinato al fine del raggiungimento, nell’arco di due cicli triennali . La frequenza verrà adattata rispetto alle specie considerate ed alle specifiche caratteristiche di distribuzione e sfruttamento della pesca a livello sottoregionale selezionando i métier che presentano maggiori tassi di rigetto/cattura organismi giovanili.
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Utilizzo e integrazione di dati provenienti da VMS e AIS per estrarre indicatori di sintesi di pressione, con rappresentazioni univariate e spaziali su celle da 1 km * 1km e ad alta risoluzione spaziale.
Parametri monitorati: Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo da pesca utilizzato, stazza, ecc. di imbarcazioni da pesca
Protocollo di monitoraggio: Raccolta dati su base annuale
Frequenza di campionamento:I dati saranno raccolti su base annuale (al fine di ottenere una stima annuale dell’andamento dello sforzo di pesca per tutti i principali métier) ma verranno trattati anche valutando la presenza di eventuali pattern stagionali.
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La raccolta dati prevedrà una integrazione/ampliamento delle attività di raccolta dati per le specie ittiche realizzata in ambito DCF con osservatori, al fine della stima del tasso di cattura accessoria in particolare per selaci.
Parametro monitorato.
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, biomassa, distribuzione per età e lunghezza, distribuzione spaziale, taglia di maturità.
Protocollo di monitoraggio.
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM
Frequenza di campionamento.
Valutazione condotta preferenzialmente su base annuale (con stratificazione per stagione, metier ed area di pesca - GSA), o, in via alternativa, con due cicli di tre anni, con turnazione annuale per tre principali segmenti di pesca (strascico, parangali, reti da posta)
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Elemento che viene monitorato:
Specie selezionate di selaci, all’interno di “Fish all” (D3), appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, oltre a Squalus blainville, Prionace glauca e specie selezionate di Raja.
Parametro monitorato.
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio in mare
Taglia di maturità sessuale
Distribuzione di frequenza di lunghezza in specifiche attività di pesca
Protocollo di monitoraggio.
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie.
Frequenza di campionamento.
Il campionamento viene declinato al fine del raggiungimento, nell’arco di due cicli triennali . La frequenza verrà adattata rispetto alle specie considerate ed alle specifiche caratteristiche di distribuzione e sfruttamento della pesca a livello sottoregionale selezionando i métier che presentano maggiori tassi di rigetto/cattura organismi giovanili.
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Utilizzo e integrazione di dati provenienti da VMS e AIS per estrarre indicatori di sintesi di pressione, con rappresentazioni univariate e spaziali su celle da 1 km * 1km e ad alta risoluzione spaziale.
Parametri monitorati: Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo da pesca utilizzato, stazza, ecc. di imbarcazioni da pesca
Protocollo di monitoraggio: Raccolta dati su base annuale
Frequenza di campionamento:I dati saranno raccolti su base annuale (al fine di ottenere una stima annuale dell’andamento dello sforzo di pesca per tutti i principali métier) ma verranno trattati anche valutando la presenza di eventuali pattern stagionali.
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La raccolta dati prevedrà una integrazione/ampliamento delle attività di raccolta dati per le specie ittiche realizzata in ambito DCF con osservatori, al fine della stima del tasso di cattura accessoria in particolare per selaci.
Parametro monitorato.
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, biomassa, distribuzione per età e lunghezza, distribuzione spaziale, taglia di maturità.
Protocollo di monitoraggio.
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM
Frequenza di campionamento.
Valutazione condotta preferenzialmente su base annuale (con stratificazione per stagione, metier ed area di pesca - GSA), o, in via alternativa, con due cicli di tre anni, con turnazione annuale per tre principali segmenti di pesca (strascico, parangali, reti da posta)
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Elemento che viene monitorato:
Specie selezionate di selaci, all’interno di “Fish all” (D3), appartenenti ai generi Scyliorhinus, Squalus, Mustelus, oltre a Squalus blainville, Prionace glauca e specie selezionate di Raja.
Parametro monitorato.
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio in mare
Taglia di maturità sessuale
Distribuzione di frequenza di lunghezza in specifiche attività di pesca
Protocollo di monitoraggio.
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie.
Frequenza di campionamento.
Il campionamento viene declinato al fine del raggiungimento, nell’arco di due cicli triennali . La frequenza verrà adattata rispetto alle specie considerate ed alle specifiche caratteristiche di distribuzione e sfruttamento della pesca a livello sottoregionale selezionando i métier che presentano maggiori tassi di rigetto/cattura organismi giovanili.
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Utilizzo e integrazione di dati provenienti da VMS e AIS per estrarre indicatori di sintesi di pressione, con rappresentazioni univariate e spaziali su celle da 1 km * 1km e ad alta risoluzione spaziale.
Parametri monitorati: Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo da pesca utilizzato, stazza, ecc. di imbarcazioni da pesca
Protocollo di monitoraggio: Raccolta dati su base annuale
Frequenza di campionamento:I dati saranno raccolti su base annuale (al fine di ottenere una stima annuale dell’andamento dello sforzo di pesca per tutti i principali métier) ma verranno trattati anche valutando la presenza di eventuali pattern stagionali.
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La raccolta dati prevedrà una integrazione/ampliamento delle attività di raccolta dati per le specie ittiche realizzata in ambito DCF con osservatori, al fine della stima del tasso di cattura accessoria in particolare per selaci.
Parametro monitorato.
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, biomassa, distribuzione per età e lunghezza, distribuzione spaziale, taglia di maturità.
Protocollo di monitoraggio.
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM
Frequenza di campionamento.
Valutazione condotta preferenzialmente su base annuale (con stratificazione per stagione, metier ed area di pesca - GSA), o, in via alternativa, con due cicli di tre anni, con turnazione annuale per tre principali segmenti di pesca (strascico, parangali, reti da posta)
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Consolidamento-finalizzazione degli sviluppi metodologici per le analisi di dati per “data poor stocks” e specie ittiche (inclusi cefalopodi) di valore conservazionistico o specie non obiettivo principale di attività di prelievo.
Analisi di dati provenienti dalla DCF al fine della valutazione dello stato dei “data poor stocks” e delle specie ittiche di interesse conservazionistico (specie D1C1-C5, D3).
Parametro monitorato: Stime modellistiche di parametri quali mortalità e SSB ivi inclusi definizione di punti di riferimento. Altri parametri a sostegno Descrittore 1, quali ad es. tassi di bycatch, range distribuzione, ecc.
Protocollo di monitoraggio: Protocolli sviluppati in ambito DCF
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Raccolta, integrazione ed utilizzo di dati, report, ed analisi provenienti da molteplici fonti, in particolare il Comando delle Capitanerie, il MIPAAF, ed il MATTM oltre che a livello Mediterraneo (fonti GFCM).
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Le tre fasi di attività integrate nel protocollo di monitoraggio per la pesca ricreativa 2021-2026 sono le seguenti:
- Indagine telefonica stratificata per regione e comuni costieri;
- On-Site survey in hot spot della pesca ricreativa per le regioni dove è effettuato il survey telefonico;
- Compilazione di Logbook ed interviste (a cadenza mensile) da somministrare ad un campione di pescatori ricreativi.
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Features |
Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Extraction of, or mortality/injury to, wild species (by commercial and recreational fishing and other activities)
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Extraction of, or mortality/injury to, wild species (by commercial and recreational fishing and other activities)
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Extraction of, or mortality/injury to, wild species (by commercial and recreational fishing and other activities)
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Commercially exploited fish and shellfish
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Fish and shellfish harvesting (professional, recreational)
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Elements |
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GES criteria |
D3C1 |
D3C1 |
D1C1 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C1 |
D1C1 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C1 |
D1C1 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
D3C2 |
D3C3 |
D3C1 |
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D3C3 |
Parameters |
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Parameter Other |
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio |
Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo |
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, bi |
Age distribution |
Age distribution |
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio |
Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo |
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, bi |
Age distribution |
Age distribution |
Sopravvivenza post cattura a seguito del rilascio |
Posizione, velocità, rotta, orario, data, attrezzo |
Tasso di cattura, tasso di rigetto, abbondanza, bi |
Age distribution |
Age distribution |
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Spatial scope |
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Temporal scope (start date - end date) |
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2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
2021-2026 |
Monitoring frequency |
As needed |
Yearly |
Yearly |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
As needed |
Yearly |
Yearly |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
As needed |
Yearly |
Yearly |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
Unknown |
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Monitoring type |
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Monitoring method other |
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie. |
Raccolta dati su base annuale |
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie. |
Raccolta dati su base annuale |
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Campionamento di organismi giovanili a bordo di imbarcazioni da pesca in métier e aree/stagioni che presentano elevati tassi di cattura accessoria di organismi giovanili, seguita da attività di rilascio in ambienti controllati e verifica della sopravvivenza.
Sviluppo di modelli a singola specie. |
Raccolta dati su base annuale |
Protocolli sviluppati in ambito PNRDA, DCF e GFCM |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Protocolli sviluppati in ambito DCF |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
Il metodo adottato prevede la raccolta di dati relativi a fenomeni di infrazione in ambito IUU registrati dai diversi organi di controllo nazionali e internazionali nelle acque italiane e, ove pertinente, internazionali nell’ambito delle GSAs09, 10, 11, 16, 17, 18, 19. La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione. |
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Quality control |
I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data,…), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, etc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, etc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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La raccolta ed elaborazione dei dati terrà in considerazione l’ambito geografico, la tipologia di infrazione, il periodo, gli effetti sulle risorse e sul biota, la qualità ed affidabilità del dato e la ripartizione per sottoregione.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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Verifica incrociata dei dati con fonti alternative di informazioni (e.g. social media, riviste di settore, interviste ad associazioni di categoria, ecc.). I dati di monitoraggio sono raccolti secondo standard informativi elaborati e condivisi con i soggetti attuatori che definiscono le informazioni da trasmettere in termini di formato (testo, numerico, data, …), valori ammissibili secondo liste predefinite (liste di contaminanti, specie, habitat, ecc…), univocità dei codici utilizzati e relazione tra oggetti (stazioni/campioni, area/sito/transetto, ecc…). Un primo livello di controllo formale della qualità del dato viene effettuato in automatico sul SIC – Sistema Informativo Centralizzato rispetto alla conformità dei dati forniti rispetto a quanto richiesto dallo standard informativo. Un secondo livello di controllo della qualità si avvale di strumenti di analisi statistica volti ad identificare eventuali valori anomali o fuori scala, rimettendo al giudizio esperto il controllo di qualità complessivo del dato. Nel secondo livello ci si avvale di criteri di valutazione condivisi con i soggetti attuatori.
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